26 apr – ”Il governo che sta nascendo e’ un’ammucchiata”. Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ribadisce sul suo blog quanto detto ieri sera in un altro post apparso, dal titolo ”Con questi non ci mescoleremo mai”.
Scrive Grillo: ”L’esultanza dei giornali e delle televisioni per l’ammucchiata di regime e’ propria dei servi che hanno conservato il posto di lavoro. I partiti hanno evitato una Caporetto e si sono rinchiusi in un bunker, tutti assieme appassionatamente, ormai e’ amore. Coloro che si insultavano in campagna elettorale ‘Comunisti!’, ‘Mai con Berlusconi!’ si sono infilati insieme sotto le coperte pur di non dover rendere conto alla Nazione del loro fallimento. Il governo minestrone avra’ i peggiori odori e sapori della Seconda Repubblica e qualche resto avariato della Prima, come Amato, il tesoriere di Craxi. Pietanze che solo le televisioni riescono a far digerire. Televisioni strafallite dal punto di vista economico”.
”Nel 2012 perdite per 235 milioni di euro per Mediaset e di circa 200 milioni per la RAI, La 7 ha accumulato quasi mezzo miliardo di perdite in cinque anni. Chi paga questo profondo rosso? Mediaset si e’ retta grazie a una concessione governativa dell’uno per cento dei ricavi concessa da D’Alema, il miglior uomo del Pdl, quando era presidente del Consiglio. La RAI – continua Grillo – grazie alla nostre tasse che ripianano i debiti di un’armata colossale di 13.000 dipendenti, ventriloqui dei politici. La 7 per merito delle bollette telefoniche, i suoi debiti sono stati sempre ripianati da Telecom. Tasse, concessioni incredibili e cresta sulle bollette, di questo hanno vissuto e vivono i megafoni del Potere che ogni giorno attaccano il MoVimento 5 Stelle come causa di tutti i mali. Opinionisti che vivono di carita’ pubblica mentre chiude un’azienda al minuto”.
”Cosa verra’ dopo il bunker? Berlusconi presidente della Repubblica incoronato dai comunisti Napolitano e capitan findus Letta, lo stoccafisso scongelato? Berlusconi ha detto ‘Poco importa chi guidera’ questo governo, importante che ci siano un governo e un Parlamento per approvare provvedimenti urgenti’. I suoi!”, conclude Grillo.