Quirinale, 26 apr. (TMNews) – Enrico Letta punta a chiudere la partita nei tempi più stretti possibili. Scioglierà prevedibilmente entro domani la riserva sull’incarico a formare il governo che gli è stato affidato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e potrebbe giurare domani stesso. E’ quanto ha reso noto l’entourage del premier incaricato.
Letta questa mattina ha incontrato Giorgio Napolitano al Quirinale e, a Palazzo Chigi, Mario Monti, premier uscente e leader di Scelta civica, con il quale ha parlato di “programma di governo e architettura del governo”.
Nel pomeriggio il vice segretario del Pd ha proseguito incontri e consultazioni e inizierà a stendere il discorso di insediamento, che limerà domenica. Lunedì, infine, è prevedibile il discorso di insediamento alle Camere. Quanto al leader del Pdl, Silvio Berlusconi, non è scontato un incontro con Letta anche se ci sono contatti.
Il Premier incontra Napolitano e Monti, domani la decisione. Il Cavaliere: atteggiamento positivo. La Puppato: fiducia se ex ministri fuori.
Secondo Silvio Berlusconi da parte di Letta c’è stato finora un “atteggiamento molto positivo”. Quanto ai nodi ancora da sciogliere il Cavaliere non è parso che ci fossero “problemi veri: certamente non possiamo pretendere un accordo al 100%, però ho sentito i miei molto confortati e anche Brunetta era assolutamente convinto del buon esito dell’incontro”. Questo il commento di Renato Brunetta dopo l’incontro: “Due ore con un amico, Enrico lo conosco da vent’anni. Una persona competente, seria, equilibrata, che ha una capacità che i politici di solito non hanno che è quella di ascoltare”.
Nel Pd, invece, Laura Puppato ha messo in chiaro che sulla fiducia al governo guidato da Letta “ci deve essere chiarezza nella distinzione dei ruoli: i ministri che hanno partecipato a un’altra fase di governo non devono far parte di questo governo”. Lo ha detto in un’intervento alla trasmissione di Luca Telese, “Teleselezione” su Radio Ies. “E’ anche vero – ha dichiarato – che molti ministri del governo Monti si sono distinti per la loro coerenza e la loro onestà e disponibilità al lavoro, quindi distinguerei in maniera precisa. Questa è l’indicazione che ha dato Napolitano andando ad individuare nei tre temi innovazione, sostanza e la non divisorietà, la possibilità che il Paese possa tornare a sperare”.