26 apr. – L’attivita’ di riscossione da ruolo da parte di Equitalia “e’ passata da 8,9 miliardi del 2010 a 8,6 miliardi del 2011 registrando, rispetto all’anno precedente, una lieve flessione che e’ stata contenuta anche grazie all’effetto del crescente ricorso all’istituto della rateazione e ai volumi delle riscossioni dei ‘grandi debitori’, (morosita’ superiori a 500.000 euro) pari a 1,6 miliardi di euro (il 18,5% del totale degli incassi da ruolo)”. E’ quanto si legge nella Relazione al Parlamento della Corte dei Conti sul controllo eseguito sulla gestione di Equitalia Spa per l’esercizio 2011.
Anche nel 2011, secondo la magistratura contabile, “tra gli obiettivi dell’Ente un particolare rilievo e’ stato dato al miglioramento del rapporto con i contribuenti – rafforzando l’assistenza e il supporto per la risoluzione di eventuali criticita’ – e, soprattutto, al raggiungimento di elevati standard di qualita’ della riscossione”. La relazione evidenzia poi che “il risultato di esercizio di Equitalia e’ rimasto positivo, passando da 1.382.415 euro dell’anno precedente a 1.207.477 euro nel 2011 (-174.938) pur avendo risentito della contrazione dei risultati di esercizio degli agenti della riscossione, nonche’ di altri fattori, quali l’accentramento della governance, l’internalizzazione dei servizi accessori alla riscossione ed il conseguente andamento del personale”.
Il bilancio consolidato, riferisce la Relazione, “si e’ chiuso con una perdita di esercizio di 73.514.000 euro , con una variazione negativa pari a 101.758.000 euro rispetto al risultato dell’anno precedente (28.244.000 euro), a causa della contrazione dei rimborsi spese per procedure coattive, nonche’ dell’a umento dei costi del contenzioso esattoriale, dei costi informatici connessi alla realizzazione del riassetto societario e delle dinamiche del costo del lavoro”.