23 apr – Nell’ambito degli interventi concertati per contrastare l’evasione e l’elusione fiscali la Commissione presenta oggi la nuova piattaforma per la buona governance fiscale, che permettera’ di monitorare i progressi compiuti dagli Stati membri nella lotta alla pianificazione fiscale aggressiva e nell’inasprimento dei controlli sui paradisi fiscali, in linea con le proprie raccomandazioni dell’anno scorso.
Lo scopo – si legge in una nota di Bruxelles – e’ garantire un intervento effettivo e concreto degli Stati membri per affrontare questi problemi in maniera coordinata a livello dell’Ue. La piattaforma sara’ composta da un’ampia rappresentanza di soggetti interessati, come le autorita’ tributarie nazionali, il Parlamento europeo, le imprese, le universita’, le Ong e altre parti interessate. Ne risulteranno facilitati il dialogo e lo scambio di competenze, che a loro volta possono concorrere a un approccio piu’ coordinato e efficace dell’Ue alla lotta contro l’evasione e l’elusione fiscali.
, le statistiche, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: ‘‘Battersi contro l’evasione fiscale significa battersi per proteggere l’equita’ del nostro sistema fiscale, la competitivita’ della nostra economia e la solidarieta’ tra gli Stati membri. Non possiamo permetterci di perderla questa battaglia, la posta in gioco e’ troppo preziosa”, ha dichiarato il commissario europeo per la Fiscalita’ e l’unione doganale, Algirdas Šemeta.
”Per questo ci rallegriamo del rinnovato impegno degli Stati membri in questa lotta – ha aggiunto – ma e’ ora che si trasformi in azione concreta. La piattaforma che nasce oggi permettera’ agli Stati membri di restare all’erta e di raggiungere risultati all’altezza delle aspettative nella lotta all’evasione”.
La piattaforma per la buona governance fiscale e’ una delle iniziative previste dal piano d’azione della Commissione del dicembre 2012 contro l’evasione fiscale. Ne faranno parte 45 membri circa: un rappresentante di alto livello delle autorita’ tributarie di ogni Stato membro e una quindicina di rappresentanti non governativi. Questi ultimi saranno nominati dalla Commissione in esito a una procedura aperta di candidatura.