19 apr – Una maxi-operazione di polizia scattata nella notte a seguito di una sparatoria al Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha portato alla morte di uno dei due presunti attentatori alla maratona di Boston. Il secondo sospetto sarebbe ancora in fuga, ”armato e pericoloso”, con indosso una sorta di cintura esplosiva.
LA SPARATORIA AL MIT. Giovedi’ sera intorno alle 22.30 ora locale si e’ verificato un conflitto a fuoco nei pressi del Massachusetts Institute of Technology. Un poliziotto, intervenuto dopo una segnalazione di disturbo della quiete pubblica, e’ stato freddato da alcuni proiettili, tra Vassar e Main Street. A sparare sarebbero stati i due sospetti degli attacchi a Boston, dei quali ieri l’Fbi aveva diffuso delle foto che li ritraevano con dei berretti in testa, apparentemente giovani e dai tratti occidentali.
Dopo l’uccisione dell’agente i due sospetti hanno rubato un’automobile prendendo in ostaggio il proprietario, poi rilasciato. A quel punto l’Fbi ha localizzato il veicolo a Watertown. Lo ha raggiunto, ne e’ nata una seconda sparatoria e i due hanno risposto con il fuoco tentando di scagliare anche alcune pentole a pressione contro la polizia.
Nel conflitto e’ rimasto ferito un agente ed anche uno dei due presunti attentatori, dichiarato poi morto una volta giunto in ospedale. Si tratterebbe di quello che l’Fbi ha chiamato il ”sospettato numero 1”, con berretto e occhiali scuri. Il numero 2, invece, si e’ dato alla fuga e al momento e’ ricercato dalla polizia.
LA FUGA. Il ”sospetto numero 2” sarebbe quello che nelle immagini diffuse ieri dall’Fbi indossa un cappello bianco. Al momento gli agenti del corpo speciale Swat stanno svolgendo delle indagini a tappeto in decine di appartamenti. Bloccano strade. La polizia ha anche sospeso il traffico ”in entrata e in uscita” nella citta’ di Watertown. Sono fermi i taxi e chiuse gran parte delle scuole e delle universita’ dell’area.
Secondo le autorita’ del Massachussets l’uomo ”e’ armato e pericoloso”. Il Mirror scrive che gli agenti di Boston temono che il sospetto possa avere un ordigno esplosivo legato al petto. Ai residenti del quartiere e’ stato ordinato di rimanere chiusi in casa e di non aprire la porta a nessuno.
TERRORISTI CECENI. ”Crediamo che questo uomo sia un terrorista. Crediamo che sia venuto qui per uccidere”, ha dichiarato questa mattina il capo della polizia, Ed Davis, parlando del ricercato che si e’ dato alla fuga. La Nbc, citando le autorita’ locali, ha fatto sapere che i due sospetti terroristi dell’attacco alla maratona ”venivano dall’estero”, dove ”avevano ricevuto addestramento militare. Erano negli Usa da circa un anno”.
Stando alle ultime informazioni, i due sarebbero infatti fratelli, originari della Cecenia. Il ricercato si chiama Dzhokhar Tsarnaev, di 19 anni, con residenza a Cambridge, Massachusetts. E’ uno studente della Cambridge Ringe and Latin school e si professa islamico, secondo quanto si legge nel suo profilo su Vkontakte, il ‘Facebook russo’. Il defunto si chiama invece Tamerlan Tzarnaev, ed ha 26 anni.
DAL 2002 NEGLI USA. I due avevano regolare permesso di residenza negli Usa. In un’intervista all’emittente televisiva russa RT, il preside della scuola di Makhchkala che i due fratelli hanno frequentato ha fatto sapere che la famiglia di Dzhokar e Tamerlan aveva lasciato il Daghestan per trasferirsi negli Stati Uniti nel 2002. I due avrebbero anche una sorella, Dzhanneta. asca