17 apr – Secondo la Iea la produzione di energia da carbone è cresciuta del 45% tra il 2000 e il 2010, rispetto alla crescita del 25% delle fonti non fossili.
Una rivoluzione nella tecnologia del cosiddetto “shale gas” ha causato il passaggio dal carbone al gas naturale, più pulito, negli Usa. Altrove, però, l’impiego del carbone è aumentato, soprattutto in Europa, dove la generazione mista di energia aumenta invece a spese del gas.
“La spinta a rendere pulito il sistema energetico mondiale è bloccata”, spiega Maria van der Hoeven, direttore esecutivo della Iea, alla presentazione del rapporto sul progresso dell’energia pulita.
“Nonostante i numerosi discorsi dei leader mondiali, e un boom delle energie rinnovabili nell’ultimo decennio, l’unità media di energia prodotta oggi è fondamentalmente ‘sporca’ come 20 anni fa”.
L’investimento globale in energia pulita nel primo trimestre è calato ai livelli più bassi di quattro anni, a causa dei tagli agli incetivi fiscali in un periodo di austerità, secondo un altro studio, diffuso nei giorni scorsi da Bloomberg New Energy Finance. (reuters)