Caso Cipro: gravissime accuse a Eurogruppo e Commissione di ”comportamento criminale”

eurogr

17 APR – Gli errori dell’Eurogruppo, della Commissione e dei governi nella gestione della crisi di Cipro sono stati condannati dal Parlamento europeo. Nel dibattito davanti alla plenaria di Strasburgo Olli Rehn ha ammesso che ”non sono stati evitati errori”, mentre Michel Barnier ha ribadito che ”sicuramente Cipro non e’ un modello da seguire”. Ma da tutti i gruppi sono arrivate feroci critiche per la decisione dell’Eurogruppo, corretta troppo tardi, di tassare tutti i depositi bancari.

E dai banchi socialisti sono volate anche accuse verso l’atteggiamento ”neocoloniale” della Germania verso il piccolo paese. Mentre i rappresentanti della Commissione hanno sottolineato quanto tempo si sia perso da quando Bruxelles lancio’ l’allarme (”gia’ a novembre 2011” ha ricordato Rehn) a quando Cipro, cambiato presidente ed uscito di scena il comunista Christofias che cercava aiuti da Mosca, si e’ decisa a chiedere il salvataggio europeo per evitare il fallimento delle sue banche.

Ma in aula e’ stato un fuoco di fila. Il francese Jean-Paul Gauzes del Ppe ha condannato la ”chiara incapacita’ di vigilanza delle autorita’ europee” che ”non sono riuscite ad intervenire su chi chiaramente cercava di nascondere la realta”’, ne’ sulle banche cipriote che si assumevano ”rischi enormi” acquistando debito greco quando tutti se ne liberavano.

Per i socialisti-democratici, a dire che la Germania ha agito ”in modo quasi coloniale” affermando che avrebbe avuto un atteggiamento diverso se in gioco ci fossero stati grandi paesi come l’Italia o la Spagna, e’ stato il capogruppo Hannes Swoboda. Il leader dei Verdi, Daniel Cohn-Bendit, ha invece chiesto all’Unione europea di agire per permettere la riunificazione di Cipro. I liberal-democratici, per bocca del capogruppo Guy Verhofstadt, invece hanno ribadito che chiederanno la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta se le risposte del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e di Olli Rehn, ”continueranno ad essere insufficienti” anche dopo l’audizione davanti alla Commissione Econ in programma per il 25 aprile.

Feroci gli attacchi dalla destra e dagli euroscettici, con il leader dell’Ukip, Nigel Farage, che ha accusato la Commissione di ”comportamento criminale” per aver ”permesso la rapina a danno dei ciprioti pur di continuare a tenere in vita l’euro”. ANSA)