Intervista del Guardian all’economista tedesco che ha sollevato la questione di incostituzionalità sul MES e che sostiene il movimento di Alternativa per la Germania
16 apr – Uno dei più eminenti economisti tedeschi chiede un rapido scioglimento della zona euro nella sua forma attuale, e sostiene che il progetto di un’Europa unita è in pericolo di implosione se i paesi indebitati non sono fatti uscire.
Parlando prima della conferenza di fondazione del nuovo movimento politico separatista che vuole sfidare con forza il sostegno della Germania ai salvataggi della zona euro, Joachim Starbatty, professore di politica economica che ha presentato ripetuti ricorsi alla Corte costituzionale tedesca sostenendo che i salvataggi della zona euro sono incostituzionali, ha detto che se la battaglia dell’euro va avanti, si rischia il crollo della UE.
“L’Europa sta andando in pezzi proprio in questo momento,” ha detto Starbatty. “Una moneta che si supponeva avrebbe dovuto unire il continente, sta facendo proprio il contrario. E’ debole e in difficoltà per il fatto che i singoli membri non sono più in grado di sostenerla. Pertanto, sarebbe meglio se i paesi che non sono competitivi, come Grecia, Irlanda, Spagna, Italia, ecc. fossero lasciati uscire“. Un’alternativa, ha sostenuto, sarebbe un’uscita della Germania.
Starbatty è un convinto sostenitore del movimento Alternative für Deutschland (Alternative per la Germania), che ha tenuto questa domenica la conferenza inaugurale del partito. Il movimento è composto di intellettuali, da medici a economisti – l’alto numero di professori gli ha causato il soprannome di “partito dei professori” – come anche da piccoli e medi imprenditori e da professionisti in pensione. Ha già 6,000 membri ed è pronto a vivacizzare le elezioni politiche in Germania tra sei mesi.
Con un nome ispirato a “alternativlos”, che significa “non ci sono alternative” – parola che il cancelliere Angela Merkel ha utilizzato in difesa delle sue politiche, inclusi i salvataggi della zona euro – il partito vuole dimostrare che la cancelliera si sbagliava, in particolare nel caso dell’euro. Molti vorrebbero vedere il ritorno del marco tedesco.
Gli analisti sono scettici sul fatto che AfD possa conquistare il 5% dei voti necessari a ottenere dei seggi al Bundestag.
“Economicamente la Germania sta facendo bene, cosa che compromette notevolmente le possibilità di un partito di protesta”, ha detto Richard Hilmer della società di sondaggi Infratest Dimap.
Ma AfD rappresenta pur sempre una grave minaccia per i cristiano democratici della Merkel (Cdu), il loro partito fratello bavarese, la CSU, e il pro-business Free Democrats, tutti parte di una coalizione che sperano possa essere rieletta il 22 settembre.
Anche la perdita di poche centinaia di seggi potrebbe costringere la Merkel ad allearsi coi socialdemocratici di centro-sinistra e a unirsi in una grande coalizione, che porterebbe a un indebolimento delle sue politiche, o anche potrebbe costarle il potere.
“Alle elezioni i voti per l’AFD potrebbero davvero minacciare la CDU,” ha ammesso Wolfgang Bosbach del CDU. Il suo collega Klaus-Peter Willsch ha aggiunto: “Un partito del genere è pericoloso per noi.”
Starbatty dice che l’obiettivo del AFD è di “scuotere l’elite politica” sia della Germania che dell’Europa. Egli è stato a lungo membro del CDU, da cui è uscito in segno di protesta per come la Germania è stata costretta al ruolo di cane da guardia dell’Europa, al fine di sostenere il suo atteggiamento filoeuropeo per tentare di salvare una moneta che egli sostiene essere “viziata dalla nascita.”
“Molti politici tedeschi stanno nascondendo la testa nella sabbia” ha detto “Non vogliono ammettere la realtà che allo stato attuale il loro progetto visionario non può continuare a funzionare, perché credono così tanto nel sogno e temono di essere visti come anti-europei.
“Non riescono a riconoscere che dobbiamo trovare un modo sano di andare avanti, che, benché doloroso, contribuirà a far evolvere l’Europa.”
Il 72enne, che si descrive come economista della scuola di Adam Smith, ha ricordato la prima visita del cancelliere Konrad Adenauer in Grecia nel 1950. “Allora, furono necessari solo sette poliziotti. Quando la Merkel è andata in visita nel 2012, la proteggevano 7.000 poliziotti. Che cosa vi dice questo sui sentimenti di solidarietà forgiati dall’Europa? ”
Starbatty rifiuta l’etichetta di “anti-europeo” attribuita al partito, preferendo invece quella di “euroscettico”. Egli rifiuta anche il paragone con UKIP, con il quale dice che l’AfD ha molto poco in comune.
“Noi siamo pro-Europa – vogliamo salvarla, e l’unico modo per farlo è di sciogliere la zona euro. Nella sua forma attuale, l’Europa non sta portando, né porterà, alla pace e all’unità che i suoi creatori avevano promesso “, ha insistito.
Dopo la critica rivolta al suo partito di attirare i neonazisti, il partito sta controllando attentamente tutti i suoi potenziali aderenti per garantire che esponenti dell’estrema destra non si infiltrino nei suoi ranghi.
“Questo deriva dall’ idea dei tedeschi che se non sei con la maggioranza devi per forza avere tendenze estremiste,” ha detto Starbatty. Questo è uno dei motivi per cui è tutt’altro che facile fondare un nuovo partito in Germania.
Rifiutando del tutto le politiche della Merkel, il partito è molto più incline ad allinearsi con il primo ministro britannico, David Cameron.
“Siamo ben lontani dall’essere d’accordo con tutto quel che dice Cameron, ma rispettiamo il suo progetto di tenere un referendum” ha detto Adam Konrad, giornalista ed editore della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che è uno dei membri fondatori di AFD.
“Egli ha un senso di realismo britannico, un approccio fresco e sano, con cui dovremmo avere più a che fare in Germania”, ha aggiunto Starbatty.
Un recente sondaggio ha suggerito che il 26% dei tedeschi, timorosi sul futuro della loro economia e preoccupati per i loro risparmi, sarebbero pronti a votare per un partito anti-euro. Il dato sale al 40% per fascia di età tra i 40 e i 49 anni.
Ma un problema che il partito nascente potrebbe trovarsi ad affrontare è l’età media piuttosto avanzata dei suoi componenti , che un osservatore ha stimato essere “molto vicina a quella del conclave Vaticano”, ma l’aspirante leader del partito ha insistito che molti sostenitori più giovani sono in attesa dietro le quinte per “vedere come il partito sviluppa, prima di impegnarsi”.
Fonte Voci dall’Estero