Appello per prepararsi a riconoscere anche i “rifugiati ambientali”

atolli16 apr. (TMNews) – L’Australia dovrebbe essere il primo Paese al mondo a riconoscere lo status di rifugiato ambientale, preparandosi così ad accogliere le migliaia di persone costrette a fuggire dalle isole del Pacifico, già oggi in prima linea sul fronte dei cambiamenti del clima.

E’ questo l’appello lanciato dalla principale organizzazione per i rifugiati del Paese, Refugee Council of Australia, invitando a riformare la Convenzione sui rifugiati, datata 1951.
L’organizzazione ha denunciato i limiti della Convenzione, ricordando la vicenda di un uomo di 36 anni delle Kiribati che, davanti a un tribunale per l’immigrazione, chiese di non essere espulso, temendo per il suo futuro e quello dei suoi figli a causa degli effetti del cambiamento climatico sul suo Paese, oggi a soli due metri sopra il livello del mare.

La corte respinse la sua richiesta e confermò l’espulsione, sottolineando che la Convenzione non garantiva protezione a quanti si sentono minacciati dai cambiamenti climatici.
Il Presidente del Refugee Council of Australia, Phil Glendenning, è convinto che l’Australia dovrebbe prepararsi ad accogliere migliaia di rifugiati ambientali: “Questa è una nuova schiera di persone che sta emergendo e il resto del mondo dovrebbe prestare attenzione”.

A cavallo dell’Equatore, le Kiribati sono 33 atolli e isole, gran parte disabitate, minacciate dall’innalzamento del livello del mare e da tempeste sempre più intense. Lo stesso Presidente Anote Tong ha ammesso che, nonostante gli sforzi per arginare gli effetti del cambiamento climatico, la sua popolazione sarà presto costretta a emigrare per sopravvivere.