13 apr – Stazioni di rifornimento all’asciutto e lunghe file di automobili presso le pompe di benzina. Nell’Egitto con l’economia in ginocchio, l’ennesima crisi riguarda il carburante. L’energia elettrica è stata tagliata in alcune parti del Paese e al Cairo i benzinai hanno introdotto il limite di 20 litri per ogni rifornimento.
L’Egitto post-rivoluzionario non riesce a importare petrolio a causa del deficit del bilancio statale. “I veicoli che trasportano merci e i minivan viaggiano con la benzina, vogliamo una soluzione, le stazioni di rifornimento sono sovraffollate – protesta un commerciante della capitale – Arrivo ora dalla stazione di rifornimento più grande del Paese e c’è caos su entrambi i lati della strada”.
“Per noi è un disastro perché ci impedisce di lavorare. Ogni giorno siamo costretti a fare queste lunghe file – aggiunge un abitante del Cairo – Che dio ci aiuti. Siamo molto stanchi e perdiamo ore per fare rifornimento”.
La situazione precipita mentre si sviluppa il mercato nero che impone prezzi elevatissimi. La soluzione per il Cairo è chiedere un prestito internazionale, ma in cambio di enormi sacrifici per la popolazione.
“La mancanza di carburante è l’ennesima sfida quotidiana che i cittadini egiziani sono costretti ad affrontare – conclude il corrispondente di euronews al Cairo, Mohammed Shaikhibrahim – In particolare, la mancanza di gas e cherosene, da cui dipendono i settori dell’energia elettrica e dei trasporti, è una novità assoluta in un Paese che ancora esporta grandi quantità di gas ai suoi vicini, ma non riesce a soddisfare il mercato interno”. euronews