Imola 09 Aprile – ”Ero seduto quando il Pontefice si e’ avvicinato con molta naturalezza. Mi ha detto di sapere che ero il pastore della Diocesi piu’ terremotata dal sisma di maggio, mi ha raccomandato di portare la sua benedizione a tutti e ci ha raccomandato di tenere viva la speranza”. Il vescovo di Carpi Francesco Cavina racconta il suo incontro con Papa Francesco domenica a Casa di Santa Marta in Vaticano: faceva colazione quando ha incontrato il Pontefice, che continua a vivere nel residence.
Francesco Cavina Viene ordinato sacerdote il 15 maggio 1980 nella cattedrale di Imola dal vescovo Luigi Dardani.
Gli incarichi più importanti da lui ricoperti sono stati: dal 1980 al 1984, vice rettore del seminario regionale di Bologna; dal 1987 al 1996, assistente dei giovani di Azione Cattolica e collaboratore parrocchiale presso la parrocchia di Sant’Agata in Imola; dal 1990 al 1993, difensore del vincolo e giudice presso il Tribunale Flaminio di Bologna; dal 1991 al 1995, vice cancelliere vescovile e nel 1995 cancelliere vescovile;dal 1991, canonico della cattedrale di Imola; dal 1993 al 2011, giudice presso il Tribunale Flaminio di Bologna. Dal 1996 al 2011 ha svolto la mansione di officiale della Segreteria di Stato della Santa Sede, presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati. Ha insegnato presso l’«Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare» (ISSRA) della Pontificia Università della Santa Croce.
Il 14 novembre 2011 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Carpi: succede a Elio Tinti, dimissionario per raggiunti limiti d’età. Riceve la consacrazione episcopale il 22 gennaio 2012 nella cattedrale di Imola per l’imposizione delle mani del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, conconsacranti l’arcivescovo Dominique François Joseph Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato Vaticana e il vescovo di Imola Tommaso Ghirelli. Il 5 febbraio prende possesso della diocesi.