9 apr – (blogsicilia) “Spero che questo mese non sia indicativo. Altrimenti, lo dico chiaro: io me ne torno in Sicilia, non mi conviene stare qui”. Nonostante il via libera ricevuto da Grillo ad ‘aumentare’ l’indennità da 2.500 euro a 6 mila euro il senatore palermitano del Movimento 5 Stelle, Francesco Campanella – in un’intervista rilasciata al ‘Fatto Quotidiano’ – dichiara di trovare troppo cara la vita romana e ‘minaccia’ di tornarsene a Palermo se l’indennità dovesse essere ridotta.
Il tema del caro-vita romano è stato tra gli argomenti discussi con Beppe Grillo, nel conclave di venerdì scorso. I parlamentari a 5 Stelle hanno raccontato al loro leader che tra affitti, viaggi e collaboratori da assumere, i soldi finiscono in fretta. L’ex comico genovese, ha risposto che non vuole affamare nessuno: l’unica regola è il rendiconto, ovvero saper dimostrare come si è speso fino all’ultimo euro.
Campanella, però, non semmbra gradire troppo la rendicontazione: “Io credo che dobbiamo studiare un metodo organizzativo. I pizzini sono una iattura. Mi ricordo quando andavo in missione per lavoro, sono un funzionario della Regione Siciliana. Gli scontrini me li perdevo sempre”, spiega il senatore.
Secondo Campanella basterebbe “stabilire un forfait da non rendicontare. Un tetto fisso per vitto e alloggio. Tutto quello che si spende in più, invece, andrebbe giustificato”.
Comunque il senatore palermitano pensa che si tratti d un argomento da “discutere in gruppo, però un’altra ipotesi potrebbe essere quella di prendere il Cud dell’anno precedente ed aggiungere un 2, un 5 per cento…certo, per chi era precario o disoccupato andrebbe stabilito un fisso. Ho calcolato che in dodicesimi prendevo 2732 euro. Francamente, non vorrei rimetterci”.
Il caso di Campanella rischia di somigliare a quello di una altro parlamentare siciliano del Movimento 5 Stelle. Si tratta di Sergio Troisi, il giovane ingegnere trapanese eletto all’Assemblea regionale siciliana che ha preferito tornare a esercitare la sua professione per prendere parte a un importante e ‘meglio retribuito’ progetto lavorativo tra Londra e Medio Oriente.
clap
Andrea remember esattamente come fecero i deputati LEGHISTI, volevano distruggere ROMA LADRONA e……………….. la storia li ha smascherati
certo……per loro fare il politico è un lavoro, è questo il fatto. Quindi devono guadagnare almeno quanto prima, sennò se ne tornano a casa. E tornatevene a casa, per favore!!! “Vaffanculo” pure a voi!
Troppo alti gli stipendi e quindi SI TAGLIA… sì, in teoria… in pratica ora si rendono conto che vivere a Roma costa, e parecchio… ma qualcuno del M5S in quale mondo viveva prima?