8 apr – ” Non immaginavo che in Italia oggi ci fosse tanta povertà, tanto bisogno delle cose essenziali” . Così ( proprio così) parlo’ Laura Boldrini, neopresidente della Camera, in occasione dei funerali di Civitanova Marche.
Dove e’ stata e per cosa si e’ distinta in questi anni questa signora divenuta ora la terza carica dello Stato, signora che sembra provenire da Marte, ma così di sinistra e cosi chic, e così acriticamente elogiata anche in qualche ambiente cattolico?
Prima di farsi eleggere nel partito di Vendola, Laura Boldrini ha lavorato all’ONU e dal 1998 al 2012 e’ stata portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati ( UNHCR), per il quale ha anche coordinato le attività di informazione in Sud-Europa. Ebbene, in questa delicata attività, la Boldrini si e’ più che altro distinta per gli attacchi ideologici, frontali e sistematici ai governi presieduti da Silvio Berlusconi, attacchi che certo hanno nuociuto all’immagine del nostro Paese all’estero.
Il torto dei governi italiani di centrodestra? Aver cercato di coinvolgere l’Unione Europea sul delicatissimo problema dell’immigrazione nel nostro Paese, cercando di porre un argine al triste fenomeno dell’ immigrazione clandestina, apportatore di tragedie e di squilibri.
L’immigrazione clandestina viene contrastata in ogni singolo Paese ( non solo europeo) in quanto da un lato può comportare immani tragedie ( si pensi alle tante vittime dei cosiddetti ” scafisti”, veri e propri aguzzini senza alcuna pietà umana), dall’altro perché apportatrice di squilibri, accentuati nei momenti di crisi economica, come l’attuale.
L’Italia, in particolare, e’ un Paese con risorse limitate, e con 60 milioni di abitanti e 3 milioni di disoccupati non può essere certo considerata un ” Eldorado” per tutti. Le politiche che da un lato integrino le persone non italiane già presenti nel nostro Paese, e dall’altro contingentino i flussi migratori, ponendo un argine alle tragedie dell’immigrazione clandestina, sono delle buone politiche. Un contributo alla soluzione del problema e’ semmai quello di aiutare i Paesi in via di sviluppo in casa loro, con investimenti, uomini, progetti coordinati. Tutto questo hanno fatto i governi presieduti da Berlusconi, e contro questo si e’ sempre scagliata la Boldrini.
Ai tanti cattolici che la incensano, vorrei ricordare per inciso che la stessa Boldrini e’ stata eletta deputata nel “SEL” ( Sinistra ecologia e libertà), partito presieduto da Nichi Vendola, che si pone all’estrema sinistra del panorama politico italiano, e che tra i suoi punti fondanti non ha certo la difesa dei valori non negoziabili proposta dalla Chiesa, ma include le nozze gay, l’adozione e l’affidamento di bimbi alle coppie gay e lesbiche.
Cosa farà ora, da presidente di un ramo del Parlamento? Le premesse non sono le migliori, se e’ vero ( come e’ vero) che e’ gia’ al centro di polemiche per l’assunzione di ” trombati” e ” figli di”.
Traggo da ” Libero” del 6 aprile: ” La neopresidente della Camera ha quadruplicato il proprio staff di comunicazione, derogando ad una prassi consolidata che prevede che il Presidente della Camera si porti con se’ un portavoce, ma faccia poi affidamento ai giornalisti dell’Ufficio Stampa della Camera per quanto riguarda le altre mansioni. I fortunati estratti dalla Boldrini sono cinque, quattro dei quali ben noti per aver ricoperto ruoli di rilievo all’interno di partiti e testate giornalistiche. Rigorosamente di sinistra, ovviamente”. Quando si dice ” la sinistra al caviale”!
Vincenzo Merlo