7 apr – L’austerità portoghese è parzialmente bocciata. La Corte Costituzionale lusitana ha respinto alcune misure chiave del bilancio 2013 per centrare l’obiettivo di risparmiare 5 miliardi di euro.
Quattro in tutto le decisioni rigettate, tra le quali le riduzioni ai congedi per malattia e agli ammortizzatori per i disoccupati. In tutto mancherà circa un miliardo di euro al target prefissato.
Non si può far finta di niente, secondo l’economista dell’Università di Lisbona Joao Cantiga Esteves: “Tecnicamente, finanziariamente, penso che tutto possa essere fatto. Ovviamente, politicamente si tratta di tutt’altra partita. Ma in termini di bilancio, ci sono gli obiettivi da rispettare con la troika. Penso assolutamente che dobbiamo completare il lavoro, che dobbiamo fare i compiti a casa”.
I tagli al budget facevano parte del piano di aiuti accordati da Unione Europea, Bce e Fondo monetario internazionale. Ora il governo, convocato sabato per una riunione straordinaria, si trova nella complessa situazione di dover cercare una soluzione che non susciti ulteriori proteste in una popolazione esasperata.