3 mar. – Per risolvere la crisi economica italiana la soluzione migliore e’ di uscire dall’euro: lo dichiara al settimanale Focus l’ex ministro dell’Industria, Paolo Savona, che sotto i governi Ciampi e Prodi ha contribuito alla preparazione dell’ingresso dell’Italia nella moneta unica europea.
“Se la politica europea non cambia”, spiega Savona, “abbiamo due possibilita’ di risollevarci: 20% di disoccupazione con l’euro oppure 20% di inflazione senza l’euro. Io preferisco la seconda variante”.
Secondo l’economista, e’ solo la paura di un salto nel buio ad impedire il ritorno alla lira. Savona aggiunge che “un Paese serio deve avere un Piano B. Se questo non esiste, si e’ piu’ deboli nelle trattative”. A chiedere all’Europa un Piano B su una possibile uscita dell’Italia dall’euro e’ su Focus anche il presidente dell’Associazione degli esportatori tedeschi (Bga), Anton Boerner, secondo il quale “i Paesi del nord dovrebbero riflettere a porte chiuse sugli scenari di esecuzione, altrimenti gli italiani possono ricattarci con la minaccia di uscire dall’euro”.
Dopo aver sottolineato che il 60% degli italiani e’ contrario alla moneta unica nella sua attuale forma di esistenza, Boerner afferma che bisogna “rispettare gli elettori italiani e spiegare loro che non c’e’ alternativa alla globalizzazione”. Il manager chiede anche al governo tedesco di elaborare un Piano B che preveda il crollo dell’Eurozona e si dichiara contrario ad aiuti all’Italia da parte della Germania, poiche’ “gli italiani sono piu’ benestanti dei tedeschi”.
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