3 apr. – In particolare le attenzioni dei poliziotti si sono concentrate su di una cameriera, una cittadina croata di 55 anni, con il consenso della quale sono state controllate le chiamate fatte e ricevute con il suo cellulare nel lasso di tempo in cui e’ stato commesso il furto.
Si e’ cosi’ scoperto che la donna aveva avuto contatti con un certo Papito, dal cui telefono gli agenti sono risaliti ad un 40enne cubano, attualmente agli arresti domiciliari per una rapina commessa in zona Castelletto pochi giorni prima con la complicita’ del figlio 21enne e della compagna. Proprio il figlio 21enne poteva corrispondere alla descrizione del giovane notato nell’hotel al momento del furto.
I poliziotti hanno cercato di risalire al domicilio del ragazzo, riuscendo a rintracciarlo il giorno dopo in un’abitazione al Lagaccio. Alle domande degli agenti il 21enne, apparso da subito nervoso, ha prima negato ogni coinvolgimento, per poi ammettere di aver commesso lui il furto, con la complicita’ della cameriera, con cui il padre teneva i contatti, e di essere poi fuggito a bordo di un’autovettura condotta da un altro complice, di cui ha dato il numero di cellulare. (AGI)