30 mar – Ermes Mattielli condannato per avere sparato ai ladruncoli chiede ai giudici d’Appello di essere assolto. Che la sentenza con la quale il giudice Bertotti l’anno scorso gli ha inflitto anche di risarcire le parti offese con 120 mila euro, scatenando un putiferio a vari livelli, venga riformata. Nei giorni scorsi la corte d’Appello ha informato Mattielli, il piccolo imprenditore di Arsiero che nella notte del 13 giugno 2006, accortosi che qualcuno si era introdotto nel suo deposito di robivecchi a Scalini, sparò 14 colpi di pistola andati quasi tutti a segno contro Cris Caris e Blu Helt, poi condannati a 4 mesi di reclusione per il tentativo di furto.
Nel luglio scorso Mattielli, difeso dall’avv. Maurizio Zuccollo, fu ritenuto responsabile dell’eccesso di legittima difesa. A ciò si era aggiunta l’aggravante di lesioni personali permanenti, visto che Helt, per i colpi di pistola ricevuti, ha una gamba più corta dell’altra e presenta problemi di masticazione, dato che un proiettile calibro 9 lo centrò in faccia.
Mattielli, che ha sempre dichiarato di aver agito per legittima difesa e per timore di essere aggredito, lui, invalido e solo, dovrà presentarsi a metà maggio in Appello per chiedere tramite il proprio legale che i giudici cambino oprientamento. «Da quel giorno – ha affermato Mattielli in occasione di una manifestazione della Lega in suo favore – sono passati più di sei anni (a giugno saranno sette, ndr), ma non ho mai dimenticato quanto successo. Ero nel mio e mi difendevo: per questo non ho voluto patteggiare. Poi, nel processo di primo grado sono stati i giochi di parole durante le udienze a farmi andare in confusione. E il giudice mi ha bastonato».
Ora, col processo d’Appello, Mattielli vuole che la corte ribalti il verdetto di primo grado. Ma in aula sarà presente anche l’avv. Andrea Massalin per conto dei due nomadi, e chiederà la conferma del verdetto. È il gioco delle parti, la dialettica del processo. G.M.F. giornaledivicenza