30 mar. – Nei prossimi tre anni, “senza disponibilita’ di abitazioni a prezzi sostenibili e forme di sostegno ai redditi, 300mila famiglie potrebbero perdere la propria casa in proprieta’ o in affitto, a causa di esecuzioni immobiliari o di sfratti“. E’ quanto afferma la Cgil nello studio ‘Costi dell’abitare, emergenza abitativa e numeri del disagio’.
“La casa rappresenta ancora nel nostro paese il costo che grava maggiormente sul reddito familiare e che e’ tra i fattori di scarsa autonomia dei giovani”, sostiene il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, che aggiunge: “L’alleggerimento delle spese complessive del costo dell’abitare sono una delle emergenze sociali da affrontare poiche’ tra tassazione, mutui, affitti e manutenzioni, i costi per le famiglie, giovani e anziani sono insostenibili”.
Per Sorrentino e’ necessario “un intervento sui mutui, una politica di calmierazione e contrasto al l’evasione sui fitti e un intervento sull’Imu. Misure indispensabili per evitare di precipitare migliaia di famiglie nella poverta’ ed emarginazione”