29 mar – Nazioni Unite vicine all’accordo sul primo Trattato internazionale sulla compravendita delle armi. Il provvedimento, che trova l’opposizione delle lobby statunitensi, andrà a regolare un mercato che ha fatto registrare un giro d’affari di oltre 50 miliardi di euro lo scorso anno.
Iran, Corea del Nord e Siria hanno impedito il raggiungimento di un accordo unanime. Il doumento, però, sarà riproposto in Assemblea Generale, dove per ottenere l’approvazione basta la maggioranza dei due terzi.
“Il commercio illegittimo e illegale di armi costituisce una grave minaccia alla pace e alla sicurezza nel mondo – ha detto l’ambasciatore siriano presso le Nazioni Unite Bashar Ja’afari – Forse, l’esempio migliore è quello che il mio Paese sta soffrendo a causa del sanguinoso commercio che sostiene il terrorismo contro il popolo siriano”.
Il trattato definisce per la prima volta gli standard internazionali per la compravendita di armi, legandoli al rispetto dei diritti umani: non controlla l’uso domestico delle armi, ma richiede che i membri si dotino di normative nazionali. euronews