26 mar – “Il mercato interno e’ sempre piu’ in agonia e le imprese sono allo stremo”. Cosi’ il presidente della Federazione Moda Italia – Confcommercio, Renato Borghi, descrive la situazione delle 35mila imprese che operano nel settore. All’assemblea nazionale che si e’ tenuta a Bologna, Borghi ha detto che “nel 2012 hanno chiuso 12.461 negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi” e al Governo, “che ha il dovere assoluto di formarsi e di insediarsi con la piena responsabilita’ di tutti”, ha chiesto “di ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie” e di “stoppare definitivamente la sciagurata previsione dell’aumento dell’Iva”.
“Liberalizzare gli orari nel solo settore del commercio – ha aggiunto – non ha portato un euro in piu’ di consumi, ma ha solo minato gli equilibri gia’ precari nella distribuzione a vantaggio esclusivo di quei pochi che possono permettersi di restare aperti sempre. Basta con il liberismo visionario che favorisce solo i grandi gruppi“.
Secondo le stime di Borghi i consumi nel settore moda sono calati nel 2012 “dell’8% per tutti i canali di vendita, raggiungendo addirittura un -13% nella distribuzione tradizionale. E purtroppo gli indicatori sembrano confermarsi anche per il 2013 fortemente negativi. Il clima di fiducia e’ assolutamente down con un sentiment negativo per il 58% degli italiani e il reddito disponibile reale e’ tornato ai livelli di 27 anni fa”. agi