24 mar – Nuove proteste a Nicosia durante il negoziato a Bruxelles sulle misure che dovra’ prendere il governo cipriota per accedere agli aiuti di Ue, Bce e Fmi. Davanti alla rappresentanza dell’Unione europea e al palazzo presidenziale si sono radunati 500 attivisti del Partito comunista Akel che hanno chiesto al governo di non piegarsi ai diktat internazionali.
“Popolo cipriota, difendi i tuoi diritti” e “La troika stampa euro e compra le nazioni” era alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti. In un’altra protesta davanti al palazzo presidenziale, 200 dipendenti delle banche che temono di perdere lavoro e pensione hanno issato uno striscione in cui avvertono: “Non diventeremo gli schiavi del 21mo secolo”.