23 mar. (LaPresse/AP) – “Mi ha chiesto del soldi e gli ho detto che non ce li avevo. Continuava a chiedermeli, e io gli rispondevo che non ne avevo. Quindi mi ha detto ‘Vuoi che uccida il tuo bambino?’. Io gli ho detto di non farlo”. Al che, il ragazzo che la stava minacciando ha sparato quattro colpi, sfiorando la donna all’orecchio e colpendola ad una gamba, prima di camminare intorno al passeggino e sparare in faccia al piccolo.
È il racconto di Sherry West, assalita ieri da due adolescenti che l’hanno ferita e le hanno ucciso il figlio di 13 mesi durante un tentativo di rapina a Brunswick, in Georgia. La donna ha raccontato quanto accaduto alla Associated Press nel suo appartamento, dove sono sparsi ovunque i giocattoli del bambino.
La polizia di Brunswick ha arrestato due adolescenti sospettati dell’uccisione del bambino di 13 mesi e del ferimento della madre. Il capo della polizia locale, Tobe Green, ha fatto sapere che il 17enne De’Marquis Elkins è accusato di omicidio di primo grado e sarà processato come un adulto. La stessa accusa è stata formulata anche nei confronti di un ragazzo di 14 anni, il quale non è stato identificato perché minorenne. La polizia, spiega Green, sta ancora indagando ed è alla ricerca dell’arma. La West stava portando il figlio Antonio a fare una passeggiata con il passeggino nei pressi della loro casa, nel centro storico della città.
La polizia ha dichiarato che l’arresto è avvenuto dopo un aver setacciato i registri delle scuole e aver effettuato una ricerca porta a porta in tutti i quartieri. Il capo della polizia ha detto che il motivo di tale “atto orrendo” è ancora sotto indagine e l’arma non è ancora stata trovata. “Sono contenta che la giustizia sia fatta – ha detto la West – non è qualcosa con cui vivrò bene. Sono solo contenta che lo abbiano preso”. Per la West è la seconda tragedia nel giro di pochi anni: nel 2008 il suo figlio maggiore, allora 18enne, è stato accoltellato a morte nel corso di un alterco in New Jersey.