23 mar – Forti nevicate, diffuse in tutto il paese, hanno paralizzato l’Ucraina. Nella capitale Kiev – dove la neve ha raggiunto 50 centimetri nelle ultime 24 ore – è stato decretato lo stato di emergenza. Sono più di 380 – secondo le autorità ucraine – i villaggi e le località rimasti al buio, in particolare nelle regioni di Lviv, Dnipropetrovsk e Ivano-Frankivsk.
Fermo totale nei trasporti via terra. Cumuli di neve giganti rendono impraticabili le strade di gran parte dell’Ucraina, come mostrano le immagini trasmesse dalla televisione ucraina. Centinaia le auto, gli autobus e i camion rimasti bloccati sulle autostrade nell’area occidentale del paese.
Il traffico stradale è fortemente ritardato, le auto vengono liberate dagli ingorghi con l’aiuto dei mezzi corazzati presidenziali. I trasporti pubblici sono sospesi.
«Sono stati coinvolti 5 mezzi corazzati del ministero della difesa, 253 unità tecniche e 400 collaboratori dei servizi di pulizia cittadina», dice il comunicato stampa dell’amministrazione della capitale.
Gran parte della Gran Bretagna è paralizzata a causa del maltempo. Mentre nel sud del paese le abbondanti piogge hanno provocato inondazioni, la parte settentrionale è coperta da cumuli di neve di 50 cm di altezza. Il maltempo di questa primavera ha già provocato due vittime. Alcuni aeroporti sono stati chiusi, come del resto alcune scuole, a causa del malfunzionamento dei riscaldamenti.
In Irlanda il 22 marzo è stata registrata la temperatura più bassa degli ultimi trent’anni. A causa del forte vento e delle nevicate è stata rimandata la partita di selezione per il campionato mondiale prevista a Belfast fra Russia e Irlanda del Nord.
Quasi 20 persone sono rimaste vittime di congelamenti e raffreddamenti fra ieri e oggi in Russia. 14 di loro sono stati ricoverati. Al momento non ci sono state morti.
Dall’inizio del grande freddo sono state più di 7000 le vittime di congelamenti. 307 di loro sono morte.