Marò, Capo di Stato Maggiore della Difesa: si concluda questa farsa

ammir23 mar – La vicenda dei marò “sta sempre più assumendo i toni di una farsa”. A sostenerlo è il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il quale auspica che “si concluda quanto prima” e che i due militari italiani “siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana”.

In una nota il Capo di Stato Maggiore della Difesa, “a nome ed insieme a tutto il personale delle Forze Armate, si stringe affettuosamente ai nostri Fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ammirandone l’esempio, il coraggio, la disciplina e il senso dello Stato”.

L’ammiraglio Binelli Mantelli si dice “consapevole e condivide la loro sofferenza e soprattutto quella delle loro famiglie che da noi non saranno mai abbandonate, oggi così come dopo la conclusione di questa vicenda”. L’alto ufficiale inoltre “auspica che questa vicenda che sta sempre più assumendo i toni di una farsa si concluda quanto prima e che i nostri Fucilieri, funzionari dello Stato in servizio di stato, alla stessa stregua di tutti i militari che operano all’estero con onore per la pace e stabilità internazionali siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana”, conclude il comunicato che è “partecipato anche al Presidente del Cocer interforze, Generale Cotticelli”.

3 thoughts on “Marò, Capo di Stato Maggiore della Difesa: si concluda questa farsa

  1. Si prega il capo di SM della Marina Italiana di rassegnare immediatamente le dimissioni in segno di protesta. Non guasterebbe le dimissioni le rassegnassero, nello stesso spirito, anche gli altri capi di SM.
    Per i ministri di esteri e difesa, qualora volessero prendere atto di quel che hanno fatto e omesso di fare, ci sarebbe l’opzione di tirarsi pulitamente un colpo in testa.

  2. Alle parole spero che seguano i fatti. Gli alti dirigenti militari sono pagati profumatamente anche e soprattutto per quello. Il giuramento lo abbiamo fatto alla repubblica e non al governo fantoccio di monti e dei suoi compagni di merenda, peraltro nemmeno eletti dal popolo sovrano, ma messi lí con un’azione al limite del golpe.

  3. Belle parole Signor Ammiraglio, ma mi sa’ che alla classe politica frega poco dei due militari a loro molto probabilmente interessano di piu’ i soldi dell’interscambio che esistono fra i due stati(oltre ad un miliardo di euro) che la vita dei due militari. Credo che sia giunto il momento di “SBATTERE ” i bugni sul tavolo. Aspettiamo fiduciosi sempre e comunque in rispetto alla “BANDIERA” che ci unisce alla suolo Italico e non certo ad una classe politica di mentecatti.

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