21 mar – ”Se si tornasse al voto a breve dubito che il Movimento 5 Stelle possa prendere gli stessi consensi”, l’Italia ha bisogno di un ”programma economico e ne’ Grillo, ne’ gli altri partiti politici presenti in Parlamento al momento ce l’hanno. Forse, considerando anche gli appoggi che ha all’estero, Matteo Renzi e’ la figura che potrebbe aprire una nuova era”.
Lo dichiara in un’intervista esclusiva all’agenzia ASCA l’economista Loretta Napoleoni, considerata vicina al M5S ed ex consulente del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. ”Grillo al momento non ha ancora una posizione ed un programma chiaro” su come risollevare il Paese e ”per questo – spiega Napoleoni – un ritorno prematuro alle urne potrebbe costargli una perdita di voti”, soprattutto perche’ ‘‘gli elettori che lo hanno votato non chiedono solo una moralizzazione della politica”, quanto ”una soluzione alla crisi”.
”L’idea di fondo – prosegue – era che il piano economico del M5S si sarebbe sviluppato dopo le elezioni in un dibattito dove gli esperti avrebbero dovuto inserire il loro curriculum in rete: un processo troppo lungo ed ora non si puo’ piu’ perdere tempo, la situazione e’ molto seria e bisogna intervenire subito altrimenti finiremo come la Grecia”.
Per l’economista, che vanta numerosi titoli accademici come un MPhil in terrorismo alla LSE, un master in relazioni internazionali ed economia presso la SAIS e diverse collaborazioni con banche ed organizzazioni internazionali nella City di Londra e negli Stati Uniti, ”nessuno dei leader politici, incluso Grillo, e’ oggi la soluzione ai problemi dell’Italia”. Secondo la Napoleoni il quadro da tracciare dovrebbe, in primis, prevedere ‘‘l’istituzione di una ‘Commissione anti-recessione’ in Parlamento la nomina di un’equipe di almeno 15 economisti competenti che studino un piano per uscire dalla crisi, un piano concentrato su una rinegoziazione del debito estero e su un euro a due velocita’, con due Banche centrali diverse e una forte alleanza tra Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda”.
‘‘Io mi prenderei questo impegno, ho intenzione di parlarne con tutte le parti politiche. Cio’ che mi interessa – precisa l’economista – e’ una iniziativa di solidarieta’ nazionale a livello economico, che poi la lanci Grillo, il Pd qualsiasi altra istituzione non mi interessa, l’importante e’ non rischiare che il nostro futuro sia dettato dall’esito delle elezioni tedesche in programma il prossimo 22 settembre”.
Quando le si chiede dei suoi rapporti con Grillo e Casaleggio, la Napoleoni puntualizza di non essersi ”mai iscritta al Movimento 5 Stelle, pero’ conosco entrambi da parecchi anni, ci incontrammo al Parlamento europeo durante una conferenza sull’Ndrangheta, ma non sono stati loro a contattarmi per la figura di consulente economico di Pizzarotti. A farlo e’ stato lo stesso staff del sindaco, con il quale – racconta – ho lavorato fino al luglio scorso. Il rapporto si e’ poi interrotto perche’ il progetto non e’ partito. Io, insieme ad altri due consulenti, ho fatto delle proposte a Pizzarotti, proposte che pero’ alla fine non si sono concretizzate per una serie di motivi”.
E Casaleggio? ”Lo ritengo molto bravo per quello che sta facendo sul piano dell’informazione per il M5S, ma sul piano professionale non so che dire, non lo conosco a quei livelli, quello che so e’ che e’ una persona molto tranquilla”. Il punto e’ che ”i ragazzi del Movimento hanno molta voglia di fare, pero’ e’ anche vero che ora sono entrati in questa macchina farraginosa del Parlamento e sinceramente non ho ancora capito quale possa essere la strategia del dopo. Io sono d’accordo con Grillo quando dice che non si puo’ alleare con questi qua, ma bisogna capire che oggi la situazione economica e’ disastrosa al punto di dover iniziare a lavorare da subito giorno e notte.
Teniamo presente quello che sta succedendo a Cipro. I tagli ai costi della politica in fin dei conti sono solo briciole’‘. Interpellata su un possibile ritorno alle urne, la Napoleoni e’ franca: ”Io ora non vedo nessuno al Governo e al M5S non ne darebbero mai uno. E’ fondamentale tornare al voto con una legge elettorale diversa”. E chi vedrebbe meglio a Palazzo Chigi? ”Sicuramente non il Pdl o Monti, tra Bersani e un esponente del M5S, il secondo non verra’ mai scelto. Forse l’unico che potrebbe aprire una nuova era e’ Matteo Renzi”. Per il Campidoglio, infine, l’ex consulente del sindaco di Parma dissipa una volte per tutti i dubbi: ”Non sono candidata con il M5S. Io sindaco di Roma? Per carita’, non lo farei mai, certo mi stupisce sapere che oggi il Movimento non abbia ancora un suo candidato”.