Marò, India: “Ambasciatore perde l’immunità” e l’UE molla l’Italia: “Non è affar nostro”

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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

18 mar – Il presidente della Corte Suprema indiana, Altamas Kabir, ha sostenuto che l’ambasciatore italiano, Daniele Mancini, ha “automaticamente perso il diritto all’immunità” diplomatica quando ha presentato insieme ai marò una dichiarazione giurata. Il magistrato ha concluso dicendo di aver “perso ogni fiducia nel signor Mancini”.

Il presidente della Corte ha fatto allusione, senza citarlo, al paragrafo 3 dell’art. 32 della Convenzione di Vienna secondo cui un agente diplomatico che gode dell’immunità giurisdizionale e che promuove una procedura non può invocare questa immunità. Questo, sulla base del fatto che il 9 marzo l’ambasciatore Mancini aveva volontariamente firmato, anche se precisando “come rappresentante della Repubblica italiana”, una dichiarazione giurata a sostegno della richiesta italiana di permesso elettorale per i marò.Praticamente Massimiliano Latorre e Salvatore Girone “non hanno ancora violato le nostre direttive”, ha aggiunto il presidente della Corte. Kabir ha quindi affermato che “bisogna attendere il 22 marzo (giorno di scadenza del permesso concesso ai marò) per esprimersi “ascoltando anche l’opinione del governo centrale che è parte di questa vicenda”.“Nessuno può imporre restrizioni a ambasciatori” – Il difensore dei due marò italiani e dell’ambasciatore Mancini, Mukul Rohatgi, ha ricordato alla Corte suprema indiana che – in base alla Convenzione di Vienna – la persona dell’ambasciatore è inviolabile e che quindi “nessuna autorità indiana può imporre restrizioni sui suoi movimenti”.Udienza rinviata al 2 aprile – La Corte Suprema di New Dehli ha aggiornato al 2 aprile l’udienza sul caso dei marò. In aula c’era il team legale dell’ambasciata d’Italia ma non l’ambasciatore Daniele Mancini, per il quale è stato esteso il divieto di espatrio. Gli italiani sono rappresentati dall’avvocato indiano Mukul Rohatgi.

India: “Conflitto giurisdizioni va esaminato” – Effettivamente “esiste un conflitto di giurisdizioni” sulla questione dei marò che “deve essere esaminato”. Lo ha detto a New Delhi il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Syed Akbaruddin. Per il momento, ha aggiunto, “noi ci atteniamo alle direttive che ci provengono dalla Corte Suprema”. Ad una domanda riguardante il fatto che l’ambasciatore Daniele Mancini, essendo anche accreditato in Nepal, potrebbe dover viaggiare in quel Paese, Akbaruddin è stato molto prudente. “Ci muoviamo in un terreno molto delicato”, ha detto.

L’Ue abbandona l’Italia – L’Unione europea “non fa parte della disputa legale” tra Italia e India e “perciò non può prendere posizione nel merito degli argomenti legali riguardanti la sostanza del caso”. Lo afferma in una nota un portavoce di Catherine Ashton, responsabile per la politica estera dell’Ue. L’Ue esprime tuttavia “l’incoraggiamento” a Italia e India perché trovino una “soluzione amichevole” nell’ambito del “rispetto delle regole internazionali”. Per l’Unione europea, ha aggiunto, “la Convenzione di Vienna deve essere rispettata da entrambe le parti”. tgcom24

4 thoughts on “Marò, India: “Ambasciatore perde l’immunità” e l’UE molla l’Italia: “Non è affar nostro”

  1. Behhh…

    Sinceramente, il comportamento dell’Europa nei nostri confronti è in linea con quello che è sempre stato…

    Si ricordano di noi solo quando devono rompere i c….i…

  2. Complimentoni all’Europa. Sempre pronta a farci accogliere migliaia di immigrati irregolari con la complicità della neoeletta Boldrini e a lavarsi le mani, anzi peggio a chiudere le frontiere come la Francia di fronte ad alcune centinaia di tunisini che volevano riunirsi ai loro pafrenti.

  3. stessa cosa quando sono sbarcati i tunisini e nordafricani in generale: l’unione europea ci ha sempre e comunque condannato per cattiva accoglienza, perchè dovevamo tenerceli qua ecc. ecc. Se questa è l’Unione Europea………. siamo solo europa per BCE, vero Prodi, Monti e c.?

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