Cgil: a febbraio 490mila lavoratori in cassa integrazione

cig17 mar. – Sono 490 mila i lavoratori in cassa integrazione a zero ore per un taglio del reddito di circa 650 milioni di euro, pari a circa 1.300 euro per ogni singolo lavoratore. Lo rileva la Cgil. I dati derivano dal ricorso alla cassa integrazione guadagni a febbraio che, “seppure in calo rispetto al mese precedente (79.200.718 ore il totale dello scorso mese per un -10,88% su gennaio), registra un aumento da inizio anno sullo stesso periodo dello scorso anno: 168.069.718 per un +22,71%”.

I numeri sono elaborati sulle rilevazioni Inps dall’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di febbraio. Il rapporto della Cgil segnala come a partire da gennaio del 2009 e fino ad oggi, le ore di cassa integrazione autorizzate siano state stabilmente intorno alle 80 milioni di ore per mese. “Prosegue senza sosta il deperimento del tessuto produttivo e il progressivo processo di deindustrializzazione del paese”, spiega il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, secondo la quale “centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori si trovano in una condizione di grandissima sofferenza, acuita dalle complicazioni e dai mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga che vanno assolutamente risolti e superati”.

Nel dettaglio dell’analisi la Cgil rileva come la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenti a febbraio sul mese precedente, per un totale pari a 32.347.693 di ore e un +4,73% su gennaio. Da inizio anno la cigo invece ha raggiunto quota 63.234.852 di ore per un +39,14% sui primi due mesi del 2012.
La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, e’ stata di 38.802.867, in calo su gennaio del -7,96%, mentre il dato da inizio 2013, pari a 80.963.469 ore autorizzate, segna un +71,66% sul periodo gennaio-febbraio dello scorso anno. La cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato a febbraio un drastico calo sul mese precedente pari a -49,12% per 8.050.158 ore richieste. Nel primo bimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, la riduzione della cigd e’ stata del -46,18% per un totale di 23.871.397.

E’ cresciuto a febbraio il numero di aziende che hanno fatto ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 986 per un +19,66% sullo stesso periodo del 2012 e riguardano 1.792 unita’ aziendali (+14,29% sull’anno passato). Nello specifico si registra un forte aumento dei ricorsi per crisi aziendale (557 decreti per un +24,61%) che rappresentano il 56,49% del totale dei decreti. Diminuiscono invece le domande di ristrutturazione aziendale (29 in totale da inizio anno per un -30,95% sullo stesso periodo del 2012) e quelle di riorganizzazione aziendale (31 per un -32,61%). Sottolinea lo studio della Cgil che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,09% del totale dei decreti. Un segnale evidente del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

Le regioni del nord si segnalano ancora una volta per il ricorso piu’ alto alla cassa integrazione. Dal rapporto della Cgil si rileva che al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi due mesi dell’anno c’e’ la Lombardia con 41.769.479 ore che corrispondono a 121.423 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 22.269.363 ore di cig autorizzate per 64.737 lavoratori e il Veneto con 15.326.564 ore per 44.554 persone. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 11.192.943 ore che coinvolgono 32.538 lavoratori. Per il Mezzogiorno e’ la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 11.645.609 ore per 33.854 lavoratori.

Tra i singoli settori, si conferma ancora una volta la meccanica quello dove si e’ totalizzato il ricorso piu’ alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-febbraio, la meccanica pesa per 62.954.425, coinvolgendo 183.007 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 16.655.039 ore di cig autorizzate per 48.416 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 16.283.010 ore e 47.334 persone.
A febbraio, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioe’ al 50% del tempo lavorabile globale (4 settimane), sono coinvolti 977.150 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 9 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attivita’ produttiva per 488.575 lavoratori, di cui 230 mila in cigs e 69 mila in cigd. Dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 644.400.000 euro, pari a 1.319 euro per ogni singolo lavoratore. (AGI) .