Gelo e neve travolgono l’Est Europa, in Slovacchia blackout per 19mila case

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16 mar.  – Un’ondata di gelo e neve sta provocando danni e disagi in tutta l’Europa centrale e orientale. La situazione più pesante è segnalata in Bulgaria, dove una donna è rimasta uccisa e 12 ferite a causa dei venti che hanno interessato la regine centrale di Gabrovo. L’ha spiegato il sindaco locale Tania Hristova.

Consistenti nevicate hanno provocato il caos nei trasporti anche in Slovacchia, costringendo a chiudere parti dell’autostrada che collega la capitale, Bratislava, con la città di Kosice, nella parte occidentale del paese. Sono stati anche chiusi i posti di frontiera con la Polonia e con l’Ungheria. Centinaia di auto sono rimaste intrappolate nella neve e i treni hanno subito ritardi.

Almeno 19mila abitazioni, inoltre, sono rimaste senza energia elettrica nelle regioni orientali del piccolo paese.

Parte dell’ospedale di Gabrovo è stato evacuato perché il vento, che ha soffiato a una potenza di 12 km all’ora, ha fatto volar via le tegole. Due terzi della città sono rimasti senza elettricità.

Gravi disagi si sono verificati anche in Ungheria, dove la neve ha bloccato su un’autostrada da ieri pomeriggio fino a stamattina all’alba un gruppo di 150 turisti toscani. Le avverse condizioni meteorologiche hanno reso impossibili i trasporti in diverse aree del paese, costringendo l’opposizione al governo di centrodestra di Viktor Orban a cancellare una prevista manifestazione che avrebbe dovuto portare decine di migliaia di persone a convergere sulla capitale, Budapest.

In Bulgaria, la vittima è una donna di 34 anni, che è stata investita da un’impalcatura in un parcheggio ieri sera. Altre due sono state ricoverate, mentre una decina di persone si sono rivolte alle cure mediche per ferite lievi.

L’odissea italiana nel maltempo ungherese ha visto 150 turisti a bordo di tre pullman – per lo più residenti in Garfagnana, a Lucca e in Valdinievole – bloccati dalle 15,30 di ieri fino alle 5 di stamani sull’autostrada ungherese M7, a 220 chilometri da Budapest.

La protezione civile, secondo quanto denunciato dai viaggiatori, è arrivata soltanto alle 3,30 di notte. A bordo, anche molti anziani, ma, fortunatamente, il sistema di riscaldamento ha retto anche nell’emergenza. Alle 5, con tre gradi sotto zero, i pullman sono ripartiti, molto lentamente, verso Budapest, transitando su una una statale.