16 mar. – Nessuna Regione si salva dalla catastrofe del commercio. Secondo le proiezioni Confesercenti per il primo trimestre 2013, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni di imprese nel commercio e’ negativo in tutta Italia. Saldo in rosso su tutto il territorio nazionale anche per il mondo della somministrazione (bar, ristoranti etc).
Le Regioni che registreranno il saldo negativo piu’ consistente sono quelle piu’ popolose. In particolare, si legge in una nota di Confesercenti, crollano gli esercizi commerciali nel Lazio (936 chiusure, per un saldo negativo di -635 aziende), in Sicilia (639 cessazioni, saldo -515), Piemonte (654 chiusure, saldo -507) e Lombardia (665 chiusure, saldo -428).
Per quanto riguarda le imprese di somministrazione, il record negativo tocchera’ alla Lombardia – continua la nota – dove hanno chiuso 1.474 imprese per un saldo negativo di 854 unita’. Seguiranno Piemonte (942 chiusure) e Romagna (893 chiusure), che registreranno entrambe un saldo negativo di 702 imprese. “Le imprese del Commercio e della Somministrazione versano in una situazione catastrofica – prosegue la nota – e’ interesse di tutto il Paese evitare l’ecatombe in due dei settori piu’ importanti della nostra economia. Occorre intervenire subito, nonostante lo stallo politico: non possiamo lasciare le imprese nel guado e lasciare che le citta’ si desertifichino, con la scomparsa degli importantissimi punti di riferimento per la popolazione storicamente costituiti dai negozi di vicinato.
Chiediamo a Comuni e Regioni di predisporre con urgenza un piano per salvare il commercio delle nostre citta’, studiando anche misure di supporto per chi si mette in gioco e scommette sul Paese, decidendo di aprire una nuova attivita’”. (AGI) .