15 mar. (TMNews) – Vladimir Putin ha firmato la legge che vieta l’apertura in Russia di filiali di banche estere almeno fino al 2015, limitando l’attività degli istituti di credito non russi a livello di sussidiarie o sedi di rappresentanza, sottoposte al diritto russo. La norma, ricorda Ria Novosti, è stata adottata dalla Duma, la camera bassa del parlamento moscovita, il 22 febbraio e il 6 marzo dal Consiglio della Federazione.
Mosca ha ottenuto – non senza difficoltà – la conferma di queste limitazioni nell’ambito dei negoziati per l’adesione al Wto, motivandole principalmente con il fatto che le filiali vere e proprie delle banche estere non sarebbero sottoposte a totale controllo dei regolatori russi, non sarebbero costrette a rispettare la regolamentazione russa in termini di versamenti di fondi di riserva e non dovrebbero rendere conto delle proprie attività alla Banca centrale, che per gli istituti russi prevede rendiconti mensili. In sintesi, secondo il ministero delle Finanze, le filiali di banche straniere godrebbero di privilegi a danno delle banche russe.