14 mar – Non si arresta la crescita delle emissioni di gas serra e inquinanti provenienti dal settore dei trasporti marittimi in Europa: fra il 1990 e il 2010 la CO2 generata dalle navi in partenza dai porti Ue e’ aumentata del 35% e altri inquinanti fra il 35% e il 55%. Lo afferma l’ultimo rapporto dell’Agenzia Ue dell’ambiente (Aea) sulle emissioni del trasporto marittimo e la qualita’ dell’aria.
Secondo la relazione, gli inquinanti emessi dai trasporti marittimi possono avere un impatto sulla qualita’ dell’aria specie vicino ai porti e alle rotte del traffico delle navi, ma allo stesso tempo alcuni composti hanno un effetto di ”raffreddamento” in termini di riscaldamento globale.
”Abbiamo bisogno di iniziative – afferma Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Aea – che proteggano l’ambiente in generale: la scelta fra un’aria pulita o la riduzione della CO2 contro i cambiamenti climatici e’ una falsa scelta, l’Europa ha bisogno di entrambe”.
Secondo McGlade ‘‘evitando movimenti di merci non necessari e migliorando l’efficienza dei trasporti, possiamo occuparci insieme sia dell’inquinamento dell’aria che della mitigazione dei gas serra’‘. La strategia migliore per ridurre tutte le emissioni delle navi secondo l’Aea e’ quella di ridurre il consumo di carburante, ma anche ridurre la velocita’ del 10% taglierebbe di circa il 19% i consumi di energia. ansa