14 mar. – Dal Capo dello Stato nessuno ‘scudo’ verso procedimenti giudiziari per Silvio Berlusconi. In una lettera a ‘Repubblica’ Giorgio Napolitano replica duramente ad un articolo di ieri in cui Massimo Giannini criticava l’operato del Presidente e le sue parole dopo gli incontri con il Pdl e il Csm di lunedi’.
“E’ falso che mi siano stati chiesti ‘provvedimenti punitivi contro la magistratura‘ – scrive il Capo dello Stato – nessuna richiesta di impropri interventi nei confronti del potere giudiziario mi e’ stata rivolta”. “Ne’ la delegazione del Pdl mi ha ‘annunciato’ o prospettato alcun ‘Aventino della destra’”.
“L’incontro – prosegue il Capo dello Stato – mi era stato richiesto dall’onorevole Alfano la domenica sera nell’annunciarmi l’annullamento della manifestazione al palazzo di giustizia di Milano (poi svoltasi la mattina seguente senza preavviso, da me valutata ‘senza precedenti’ per la sua gravita’). L’incontro in Quirinale con i rappresentanti della coalizione cui e’ andato il favore del 29% degli elettori, era stato confermato dopo mie vibrate reazioni espresse direttamente ai principali esponenti del Pdl per la loro presa di posizione”.
Napolitano prosegue la ricostruzione dei fatti spiegando che “quel rammarico, ovvero deplorazione, e’ stato da me rinnovato, insieme con un richiamo severo a principi, regole e interessi generali del Paese che, solo con tendenziosita’ tale da fare il gioco di quanti egli intende colpire, Giannini ha potuto presentare come ‘riconoscimento al Cavaliere di un legittimo impedimento automatico o di un lodo Alfano provvisorio”. Nell’incontro con il Csm, poi, “e’ risultato ben chiaro che nessuno ‘scudo’ e’ stato offerto a chi e’ imputato in procedimenti penali da cui non puo’ sentirsi ‘esonerato in virtu’ dell’investitura popolare ricevuta’”.