Pakistan, case di cristiani bruciate: Interviene la Corte suprema

case-bru11 mar – Il presidente della Corte suprema pachistana Iftikhar Muhammad Chaudhry ha avocato a sé l’esame della causa riguardante l’attacco portato venerdì e sabato da almeno 3.000 musulmani alla Joseph Colony di Lahore (Pakistan centrale), insediamento cristiano dove risiedeva un giovane presunto autore di blasfemia.

Lo riferisce GEO News Tv. L’attacco ha causato la distruzione di circa 150 case e negozi, gettando 300 famiglie cristiane nella disperazione. Secondo una ricostruzione della vicenda offerta dalla polizia, tutto sarebbe cominciato per la lite degenerata fra due amici di lunga data ubriachi, uno musulmano e l’altro cristiano.

Chaudry ha fissato già per oggi la prima udienza ed ordinato al capo della polizia della provincia del Punjab e all’Avvocato generale dello Stato di presentare i loro rapporti sulla vicenda. Intanto ieri Lahore ha vissuto una difficile giornata di ordine pubblico, per le manifestazioni organizzate dalle associazioni cristiane della città.

I media riferiscono di scontri fra dimostranti e polizia, protrattisi fino a sera. Da pate sua infine il ‘chief minister’ (governatore) del Punjab, Hamza Shahzab, ha distribuito indennizzi di 500.000 rupie (quasi 4.000 euro) ad una sessantina di vittime, promettendo l’immediato avvio dei lavori di ricostruzione e riparazione delle case danneggiate dalla violenza e dalle fiamme.