M5S: chiediamo almeno 20 euro al mese ad ogni iscritto

euro11 mar – «Pagamento gilet catarifrangenti 1.061 euro», «pagamento spillette 1.217,80 euro», «acquisto 50 bandiere logo M5S 501,34 euro»: forse non è necessario leggere «il bilancio» on line del Movimento 5 Stelle di Roma, per rendersi conto che un conto è chiedere l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, un altro è sopravvivere senza.

Il dibattito, anche tra i grilini, infuria: certo molto all’ombra di quello nazionale, governo con il Pd o no, ma comunque sempre in rete. Va avanti da giorni. Scrive Francesca De Vito: «Ci sono ancora debiti della campagna elettorale nazionale e dobbiamo affrontare quella comunale. La mia proposta è che mensilmente ogni iscritto contribuisca con una cifra, che potrebbe essere da minimo 20 euro in su, al Movimento.

Questa somma dovrebbe essere raccolta dal referente alla logistica dei singoli Municipi e poi fatta convergere ad un referente generale. Solo così potremmo avere la sicurezza di disporre di un fondo e “valutare” tutti questi “attivi”, che tanto si lamentano di non esserlo… Ad oggi ci sono 4.538 iscritti, già pensare che sono veri solo 1.000, significherebbe far entrare nelle casse almeno 20.000 euro al mese fissi».

Un altro utente del forum, Roberto Motta, commenta: «Sono disposto anche al doppio (40 mensili) purché vengano rifatte le votazioni per i candidati al Comune e si circoscrivano gli abusi pregressi avvenuti con singolari deroghe ad un regolamento di pochi. Chi ha commesso abusi faccia gentilmente un bel passo indietro e chi è stato estromesso con sondaggi volgari ne faccia uno avanti. Vedo troppe cose strane o poco chiare. Ci sono candidati che in questo forum tacciano chiunque la pensi diversamente di essere troll, infiltrati o spam».

Ora, sia chiaro: la posizione ufficiale del M5S di Roma è semplice: «Andiamo avanti così, come sempre, donazioni e autofinanziamento». Eppure la discussione in rete non sembra destinata ad esaurirsi: «Il moderatore mi prende a parolacce! Possibile che bisogna fare polemiche su ogni proposito anche quando si tratta di dare soldi?».
Al. Cap. (corriere.it)