Equitalia aumenta gli interessi e niente gare d’appalto per chi paga a rate

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9 mar – Due notizie che “segnano” ulteriormente la crisi delle imprese e delle famiglie italiane. Aumenta dello 0,50% il tasso per il pagamento delle cartelle esattoriali e conseguenzialmente sugli importi rateizzati con Equitalia. Il tasso annuale a questo punto arriva a oltre il 5,50%.

Ma la notizia piu’ grave arriva dal Consiglio di Stato che con una sentenza la n. 6389 del 5.3.2013, che definiamo “schizofrenica”, ritiene che le imprese che rateizzano il debito con Equitalia non possono piu’ partecipare alle gare d’appalto perchè come recita la sentenza “chi vuole lavorare con la pubblica amministrazione deve rispettare gli obblighi di correttezza e lealtà”.

Insomma, chi paga le rate regolarmente per estinguere dei debiti tributari è condannato a chiudere. Le imprese che hanno rateizzano i debiti con Equitalia sono quasi un milione. Con questa sentenza, se applicata dalla Pubblica Amministrazione appaltante, dice il presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, si mette fine al lavoro di centinaia di migliaia di imprese con il conseguente licenziamento di un numero enorme di lavoratori.

Il presidente Finocchiaro chiede provocatoriamente, cosa pensa il Consiglio di Stato, degli oltre 100 miliardi che la Pubblica Amministrazione deve invece alle imprese? Insomma, questa mattina un risveglio amaro per imprese e famiglie, che arriva direttamente da due organi dello Stato italiano. E’ necessario mettere il punto su queste questioni perche’ il rischio ormai prossimo è quello della “morte” del nostro Paese, conclude amaramente Finocchiaro.

Confedercontribuenti

3 thoughts on “Equitalia aumenta gli interessi e niente gare d’appalto per chi paga a rate

  1. Questa è la fine, si arriverà alla rivoluzione, se è questoche vogliono simao pronti.

  2. tutti diciamo diciamo e commentiamo ma che ci fosse uno che dica organiziamoci .. dobbiamo essere in tanti per vincere portiamo tutte le cartelle di equitali a roma consegnamole al nostro presidente ( se mai ne abbiamo uno )

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