9 mar. (LaPresse/AP) – In Egitto sono state confermate le condanne a morte per 21 degli imputati nel processo per gli scontri avvenuti il primo febbraio 2012 nello stadio di Port Said, in cui morirono oltre 70 persone.
La Corte egiziana che si è occupata del caso ha anche condannato a 15 anni di carcere l’ex capo della sicurezza della città, il maggiore generale Essam Samak, e altre nove persone. Le 21 condanne a morte erano state emesse a gennaio scorso e la maggior parte dei condannati sono tifosi della squadra di calcio Al-Masry di Port Said. Ora si temono disordini. A gennaio, dopo l’annuncio della sentenza iniziale, erano scoppiati scontri nei quali erano morte oltre 40 persone.