9 mar – C’e’ un ”rincaro abnorme”, fino al +1.700%, nei prezzi dei prodotti biologici. Lo denuncia il Codacons.
Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Torino e Roma, chiedendo di aprire una indagine sui prodotti biologici venduti nel nostro paese e i relativi prezzi al dettaglio.
Nell’ultimo periodo – spiega l’associazione – gli alimenti cosiddetti ”bio” stanno conquistando in Italia ampi margini di mercato; cio’ e’ dovuto ad una crescente richiesta di prodotti di qualita’ da parte dei consumatori, e ai numerosi scandali alimentari che coinvolgo anche il nostro paese e che minano la fiducia degli acquirenti nei generi alimentari ”tradizionali”.
Se da un lato cresce la domanda, pero’, dall’altro i prezzi dei prodotti biologici lievitano in modo assolutamente sproporzionato, sollevando il sospetto di vere e proprie speculazioni a danno degli utenti. L’agricoltura biologica – scrive il Codacons nell’esposto alle due Procure – e’ anche parte di una lunga catena di distribuzione che comprende la trasformazione degli alimenti, la distribuzione e la vendita ed infine il consumatore. In tale catena e nei passaggi che portano i prodotti biologici dal produttore al consumatore finale, si assiste pero’ ad un ingiustificato e sproporzionato incremento dei prezzi.
Il divario esistente nei listini dall’origine al dettaglio (l’elaborazione Codacons e’ avvenuta su dati Ismea) danneggia non solo i consumatori, ma anche le imprese del settore, che vendono a prezzi ridotti pur subendo una costante crescita dei costi di produzione – prosegue l’associazione –
Per tale motivo abbiamo chiesto alle Procure di Torino e Roma di verificare cosa stia determinando l’andamento anomalo dei prezzi dei prodotti biologici, con controlli lungo tutta la filiera, poiche’ accertati i fatti e le eventuali responsabilita’ si potrebbero configurare diverse fattispecie penalmente rilevanti quali il reato di aggiotaggio previsto dall’art. 501 c.p. asca