9 mar – Gli investimenti strategici per il servizio idrico integrato che da subito si possono fare ammontano a 4.569.145.981 euro. Questa la stima, contenuta in dossier di Federutility – basato su quanto indicato dalle 34 maggiori aziende del Paese in termini di fatturato (15 per il nord Italia; 13 per il centro; 6 per il sud) – per gli ”interventi immediatamente cantierabili, o gia’ in corso d’opera, con disponibilita’ di risorse finanziarie”. La Federazione fa riferimento a quanto viene indicato nelle ‘raccomandazioni’ dell’Ocse proprio sulla gestione della risorsa idrica.
La suddivisione geografica degli investimenti vede in testa il meridione: 1.803.066.106 euro per le aziende del nord (39% del totale); 938.403.211 euro per le aziende del centro (21%); 1.827.676.644 euro per le aziende del sud (40%).
Il numero totale degli interventi e’ 628: 74 interventi al nord (12%); 160 interventi previsti dalle aziende del centro (25%); 394 interventi per il sud (63%).
I dati sono stati classificati in acquedotto e fognatura-depurazione; nuove opere e manutenzione straordinaria; emergenza ambientale, emergenza idrica, opere strategiche e miglioramento dell’efficienza gestionale.
Secondo il report di Federutility, i dati si trovano in linea con quanto sostenuto dall’Ocse per il nostro Paese: ”Confermano la previsione relativamente al maggiore investimento in opere di fognatura e depurazione piuttosto che in opere di acquedotto; cosi’ come il maggiore investimento per opere di manutenzione”.
Infine viene messo in evidenza come ”gli investimenti per l’emergenza ambientale superano quelli per l’emergenza idrica e solo una minima parte degli investimenti rimane disponibile per interventi di miglioramento della qualita’ gestionale”.