8 mar – I pubblici ministeri senesi che svolgono accertamenti sul suicidio di David Rossi stanno verificando eventuali collegamenti con l’inchiesta aperta sull’ipotesi di insider trading per fuga di notizie relative all’azione di responsabilita’ decisa giovedi’ 28 febbraio dal CdA. Una delle ipotesi, spiega una fonte giudiziaria, e’ che David Rossi possa essersi tolto la vita dopo aver avvertito un clima di ”sfiducia” professionale nei suoi confronti.
Secondo la fonte, stando alla ricostruzione dei magistrati, Rossi non avrebbe assistito al CdA, non avrebbe conosciuto nel dettaglio l’ordine del giorno e non sarebbe stato messo a conoscenza della decisione assunta nei confronti dell’ex presidente Giuseppe Mussari e dell’ex Dg Antonio Vigni, e soprattutto nei confronti delle banche Nomura e Deutsche, a cui il Monte ha complessivamente chiesto danni per 1,2 miliardi.
Rossi, e’ la ricostruzione, avrebbe avuto l’informazione solo il giorno dopo leggendo ‘Il Sole 24 Ore’ o nella stessa tarda serata di giovedi’, a giornali ormai chiusi. Il giorno dopo la banca, dopo aver visto l’articolo, ha presentato un esposto alla Procura che ha aperto una inchiesta per la fuga di notizie, perquisendo anche gli uffici di due membri del CdA, ma, a quanto si apprende, senza trovare riscontri.
I Pm stanno anche verificando se, nei giorni seguenti, siano realmente circolate voci secondo le quali all’interno della banca qualcuno avrebbe comunque incolpato Rossi, apertamente o meno, della fuga di notizie. Il presidente della Banca Alessandro Profumo e l’Ad Fabrizio Viola, pero’, anche ieri hanno ribadito che avevano fiducia in Rossi.