Fassino (Pd): “Abbiamo una banca”. Berlusconi condannato per aver diffuso la notizia

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7 marzo – Silvio Berlusconi è stato condannato un anno di reclusione per la vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte avvenuta durante la scalata a Bnl da parte di Unipol, pubblicata su Il Giornale quando era ancora coperta dal segreto istruttorio. Due anni e tre mesi sono stati inflitti a Paolo Berlusconi.

L’ex premier era imputato  di concorso in rivelazione di segreto di ufficio con il fratello Paolo in relazione all’ormai nota intercettazione Fassino-Consorte (“abbiamo una banca?”) avvenuta nel 2005 in piena scalata a Bnl da parte della compagnia assicurativa bolognese.

Il tribunale non ha disposto alcuna misura interdittiva nei confronti dell’ex premier. Paolo Berlusconi, condannato oggi a Milano a due anni e tre mesi di reclusione per concorso in rivelazione del segreto di ufficio assieme al fratello Silvio al quale è stata inflitta una pena di un anno di carcere, è stato invece assolto dai giudici per le accuse di ricettazione e millantato credito. Entro 90 giorni ci saranno le motivazioni del tribunale.

A FASSINO RISARCIMENTO DI 80 MILA EURO  I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano hanno disposto un risarcimento a carico di Silvio e Paolo Berlusconi di 80 mila euro a favore dell’ex segretario dei Ds Piero Fassino, parte civile al processo sull’intercettazione Unipol. Il risarcimento è stato disposto a titolo di provvisionale.