5 mar – L’energia elettrica richiesta in Italia, a febbraio, pari a 25,7 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione dell’8,1% rispetto a febbraio dello scorso anno. Lo rende noto Terna.
Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di febbraio diventa -5,1%.
Rispetto al corrispondente mese di febbraio del 2012, quest’anno si e’ infatti avuto un giorno in meno (lo scorso anno e’ stato bisestile) ma una temperatura media mensile di circa un grado centigrado inferiore.
I 25,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2013 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,4% al Centro e per il 23,9% al Sud.
A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si e’ articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -7,2% al Nord, -7,9% al Centro e -10,0% al Sud.
Sempre e febbraio, la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per l’83,2% con produzione nazionale e per la quota restante (16,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,6 miliardi di kWh) e’ calata del 14,7% rispetto a febbraio 2012. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+43,0%), eolica (+19,1%) e fotovoltaica (+11,2%), in flessione le fonti termoelettrica (-23,9%) e geotermica (-4,6%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di febbraio 2013 rispetto al mese precedente e’ stata pari a -0,6%. Il profilo del trend si mantiene su un percorso di lenta decrescita.
Nel primo bimestre dell’anno la domanda di energia elettrica e’ risultata in flessione del 5% rispetto ai valori del primo bimestre del 2012; a parita’ di calendario il valore e’ -3,7%. asca