Amato: non mi vergogno del mio curriculum (pensione d’oro meritata)

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4 marzo – ”In politica ho portato la mia competenza e credo sinceramente di dovere ad essa, oltre che alla mia personale onesta’, gli incarichi che mi sono stati affidati. Ne e’ uscito un curriculum che pochi hanno e me ne dovrei vergognare?”. Lo scrive Giuliano Amato a ‘La Repubblica’, in una lettera per replicare alle polemiche sulla sua pensione.

Amato sottolinea di essere ”forse l’unico ex parlamentare che ha rinunciato al vitalizio”, ricorda di percepire 11mila euro mensili netti, e rilancia, spiegando di non considerarsi assimilabile alla ‘Casta’ e di non aver nulla di cui vergognarsi: ”Vergognarmi del fatto – prosegue – di essere stato tanto stimato in Europa da essere chiamato a vice presiedere la Convenzione per la Costituzione europea e tanto stimato negli Stati Uniti da essere eletto li’, e certo non per intrighi di caste italiane, alla American Academy of Arts and Sciences?”.

L’ex premier, da alcuni indicato come principale candidato a nuovi incarichi istituzionali, si domanda: ”Un curriculum cosi’ va additato ai giovani come un esempio da non seguire o come modello di mobilita’ sociale al quale chiunque possa aspirare per se’ o per i propri figli in un’Italia che lo sta rendendo sempre piu’ difficile a chi non ha vantaggi di partenza?”. La conclusione di Amato e’: ”Pensiamoci, queste sono domande che non mettono in gioco soltanto la mia dignita’. Mettono in gioco il futuro che vogliamo e la cultura con la quale lo stiamo disegnando”. asca