3 marzo – Guardando ad un passato di liberazione, almeno 90 mila cittadini bulgari sono scesi in piazza nella festa nazionale che celebra il 135esimo anniversario dall’affrancamento dalla dominazione ottomana.
Un’ispirazione alla storia che arriva in Bulgaria in una realtà pesante, tra crisi politica e il record di povertà tra i paesi dell’Unione Europea. Tanto che l’ondata di proteste dura da un mese, scoppiata con l’aumento dell’elettricità.
I manifestanti, che accusano la classe politica di corruzione, sono scesi in piazza in massa a Sofia e nelle principali città su invito anche dell’opposizione, che ha chiesto proteste pacifiche.
Il movimento punta ad un governo di transizione che realizzi riforme insieme ai cittadini.
Ma resta l’impasse politico che potrebbe portare il paese a delle elezioni anticipate, il prossimo 12 maggio.