1 marzo – Violente proteste si sono scatenate a Nuova Delhi dopo la notizia dello stupro di una bimba di sette anni, consumatosi in una scuola. Secondo quanto riferito dalla Bbc, la polizia e’ dovuta intervenire con i manganelli per sedare i disordini scoppiati intorno all’ospedale Sanjay Gandhi, dove la piccola e’ stata curata.
Secondo le stime, 300 persone si sono riversate per le strade nell’area di Mangolpuri, dove si trova l’ospedale. Alcuni dei manifestanti hanno lanciato sassi contro la polizia, ritenuta spesso responsabile della mancata cattura degli autori di violenze sessuali. Sono in corso nel frattempo gli interrogatori degli insegnanti e di una guardia della sicurezza della scuola pubblica dove ha avuto luogo l’aggressione sessuale ai danni della bambina.
Un altro episodio, quello delle tre sorelline di 6, 9 e 11 anni, rapite, stuprate e ritrovate morte in un pozzo del villaggio del distretto di Bhandara, aveva gia’ riempito d’orrore lo scorso 16 febbraio, l’opinione pubblica indiana. Le proteste scatenatesi dopo entrambi le notizie fanno parte dell’ondata di manifestazioni che da dicembre ha investito il Paese dopo lo stupro a Nuova Delhi di una studentessa, morta successivamente per le ferite riportate nell’aggressione.