28 febbr – Un altro Paese europeo rischia il default. In mezzo alle vicissitudini politico-economiche che in questo momento stanno affliggendo l’Italia e l’intero continente, la notizia rischia di far meno rumore, ma gli effetti potrebbero comunque essere pesanti.
La Slovenia è in crisi: il Parlamento di Lubiana ieri sera ha votato una mozione di sfiducia nei confronti del Premier Janez Jansa, anche lui sotto accusa per corruzione (secondo l’authority avrebbe nascosto al Fisco 210.000 euro). Al suo posto andrà Alenka Bratusek, esponente del centro-sinistra, cui spetterà l’arduo compito di formare un nuovo Governo entro due settimane. Se fallirà, saranno necessarie elezioni anticipate e nel frattempo si parla già di un possibile salvataggio da parte dell’UE.
Ancora una volta sono le banche ad essere nell’occhio del ciclone: un sistema bancario messo in ginocchio dalla recessione, ma anche dalla cattiva gestione del passato che rischia oggi di non potercela fare da solo.
I crediti di sofferenza hanno raggiunto il 20% del PIL, un livello pericoloso e preoccupante che ha costretto il Governo a varare una ricapitalizzazione di emergenza da 4 miliardi di euro allo scopo di salvare l’intero sistema.
E nel frattempo l’economia reale ne paga le spese: PIL in calo del 2%, debito stimato al 59% nel 2013 e disoccupazione oltre il 12%.
Salvataggio UE
Se la Slovenia non riuscisse a salvarsi da sola, c’è chi parla di un salvataggio da 5 miliardi da parte dell’Unione Europea, una cifra che sembra irrisoria, ma che, se rapportata al PIL sloveno (35 miliardi), diventa considerevole. (forexinfo)