26 febbr – Il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai ha ordinato l’espulsione delle forze speciali dell’esercito americano dalla provincia centrale di Wardak, entro due settimane. Secondo Kabul, i berretti verdi sarebbero responsabili di sparizioni, omicidi e torture a danno di civili della zona.
Nel commentare le accuse, gli Stati Uniti affermano di considerare il fatto “in modo serio”, ma non rilasceranno ulteriori dichiarazioni “prima di averne discusso con la nostra controparte afghana”. Karzai ha preso questa decisione nel corso di un incontro del Consiglio per la sicurezza nazionale, dopo aver presentato i risultati di un’indagine da lui commissionata.
Il presidente afghano ha ordinato l’inchiesta dopo la scomparsa a Wardak di nove persone e la morte di uno studente. Ritrovato due giorni dopo essere stato “prelevato” da casa, sul corpo del giovane vi erano evidenti segni di torture. Secondo il comunicato ufficiale rilasciato dal portavoce di Karzai, molti degli autori di “persecuzioni, torture e persino omicidi di persone innocenti” sarebbero militari afghani che lavorano per le forze speciali Usa.
La provincia di Wardak è molto importante dal punto di vista strategico, perché sfruttata dai talebani per colpire Kabul. Nel suo resoconto annuale, la Missione d’assistenza in Afghanistan delle Nazioni Unite ha rivelato che, nel 2012, almeno 2754 civili sono morti negli scontri tra truppe americane e afghane contro i talebani. Il dato è il più basso mai registrato negli ultimi sei anni. Le vittime di bombardamenti aerei da parte delle forze internazionali sono 126, il 42% in meno rispetto agli anni precedenti.
Il ritiro delle truppe Usa dal suolo afghano è previsto per il 2014. asianews