Siria: l’opposizione vuole denaro, armi potenti e una no-fly zone

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17 genn – La comunita’ internazionale deve “fornire armi avanzate all’Esercito libero e creare una no-fly zone come premessa alla formazione di un governo di transizione” in Siria.

E’ questo l’appello lanciato da George Sabra, leader del Consiglio nazionale siriano (Cns) e vice presidente della Coalizione nazionale delle forze della rivoluzione e dell’opposizione siriana, che gran parte della comunita’ internazionale ha riconosciuto come unico e legittimo rappresentante del popolo siriano in lotta contro il regime del presidente Bashar al-Assad. “Non e’ un segreto per nessuno che l’Esercito libero ha bisogno di un sostegno molto maggiore di quello che riceve oggi”, ha detto Sabra in un’intervista al quotidiano londinese in lingua araba ‘Al-Hayat’.

Sabra ha ricordato “le promesse di aiuto materiale, politico e militare fatte all’opposizione siriana quando e’ stata creata la Coalizione e soprattutto dopo la conferenza di Marrakech, che ha sancito il diritto del popolo siriano all’autodifesa”, chiedendo che “l’Esercito libero sia dotato immediatamente di armi avanzate anticarro e antiaerei, poiche’ non e’ accettabile che il regime continui a seminare la morte sulle citta’ siriane con i suoi missili scud e i suoi Mig 23 e 29 sotto gli occhi del mondo”. L’entrata in vigore di una ‘no-fly zone’ e’ “diventata una necessita’ sempre piu’ urgente per i siriani, non solo per impedire all’aviazione del regime di uccidere i cittadini, ma anche per spianare il terreno alla formazione di un governo di transizione”.

La questione di un esecutivo ad interim “sara’ discussa in occasione di una riunione della Coalizione a Istanbul, ma vi sono due elementi che ne ostacolano la formazione con la rapidita’ dovuta. Il primo – ha spiegato l’oppositore – e’ la mancanza di garanzie di un sostegno finanziario internazionale a questo governo, come era stato promesso durante la conferenza di Marrakech”.

In secondo luogo, “l’assenza di una no-fly zone, in quanto e’ necessario che sia data al governo ad interim una zona sicura nella quale esercitare le sue responsabilita’ all’interno del Paese”, ha sottolineato Sabra, esprimendo la speranza che “si creino presto le condizioni per la nascita di un governo ad interim che si attivi dal primo giorno a svolgere i suoi compiti”. adnk