24 febbr – <La crisi si abbatte sulle imprese italiane, bruciando quasi 500 miliardi di fatturato in quattro anni: tra il 2009 e il 2012 si è registrata una perdita media annua dell’11,1% rispetto al dato del 2008 (ultimo anno di crescita).
Le elaborazioni Adnkronos, sulla base dei dati Istat relative alle attività manifatturiere ed estrazioni di minerali, mostrano un quadro aggiornato degli effetti cumulati delle perdite di fatturato, che comprende le ultime rilevazioni uscite nei giorni scorsi.
Secondo le ultime pubblicazioni dell’Istituto di statistiche lo scorso anno il fatturato ha registrato un calo del 4,3% rispetto all’anno precedente; ma rispetto al 2008 il calo è ben più marcato, e arriva al 9,7%.
La riduzione più pesante riguarda il dato nazionale, che segna un -12,6% medio annuo, mentre il fatturato estero è calato del 7,7%, registrando anche un segno positivo lo scorso anno non solo rispetto al 2011 (+2,6%) ma anche rispetto al 2008 (+1,5%).
Nel 2008, ultimo anno in cui il fatturato ha registrato un incremento, la cifra raggiunta è stata superiore ai mille miliardi di euro (1.086,2 mld); immaginando un giro d’affari fermo negli anni successivi, quindi senza gli effetti negativi della crisi, dal 2009 al 2012 il giro d’affari totale avrebbe superato i quattromila miliardi (4.344,8 mld). Ma l’andamento negativo dell’economia ha bloccato il fatturato ben al di sotto dei quattromila miliardi (3.859,3 mld), facendo perdere quasi cinquecento miliardi (485,5 mld).
Andando a esaminare i singoli anni emerge che la riduzione più marcata si è registrata nel 2009, con un calo del fatturato del 18,6%, l’anno successivo invece il giro d’affari delle imprese si è ridotto del 10,7% rispetto al 2008. L’anno successivo si è registrato un calo meno marcato (-5,6%).
Dall’elaborazione dei dati Istat emerge inoltre che perdite più consistenti, in termini percentuali, hanno interessato gli ordini arrivati alle imprese. Dal 2007, ultimo anno di crescita, hanno registrato una riduzione media del 14,6% l’anno. Nel 2012 la riduzione, rispetto al 2011, è stata del 9,8% ma confrontando gli ultimi risultati con gli ordini portati a casa cinque anni prima emerge che la perdita arriva al 19,4%. La riduzione più marcata si è registrata nel 2009, quando la perdita è stata pari al 25,9%.
In particolare gli ordini arrivati dall’estero per le imprese italiane si sono ridotti in media del 12,6% all’anno, mentre la perdita nazionale ammonta al 16,8% all’anno. Il crollo massimo delle richieste arrivate dall’estero è stato raggiunto nel 2009 (-29,2%) mentre per gli ordini nazionale l’anno che si è appena chiuso è stato il più disastroso (-26,1%). adnk