Impennata emissioni calcolata nel 1990 fu ‘basata su un errore’

co212 febbr – Le emissioni di gas serra negli anni 1990 potrebbero essere state sottostimate per miliardi di tonnellate, gettando nel dubbio alcuni dei calcoli matematici alla base del Protocollo di Kyoto, e offrendo cosi’ potenzialmente una buona notizia sul tasso di progressione del cambiamento climatico. Una ricerca internazionale guidata da scienziati dell’ente australiano di ricerca Csiro ha misurato i cambiamenti reali nella quantita’ di CO2 che si accumulava nell’atmosfera, contro la quantita’ di gas che ciascuna nazione ha detto di aver emesso. E il quadro d’insieme non combacia, ”come in un puzzle in cui mancano dei pezzi”. ”La spiegazione piu’ semplice e’ che vi sia stata una sottostima di circa il 7% in quel periodo di base degli anni 1990”, scrive il responsabile della ricerca Roger Francey della Divisione meteo e clima del Csiro sulla rivista Nature Climate Change. ”L’aumento di CO2 nell’atmosfera non riflette le emissioni riportate.

Questo puo’ essere perche’ la metodologia per calcolare le emissioni nazionali era molto meno sviluppata di oggi, ed era accurata solo per pochi paesi. Ci siamo quindi affidati a stime molto piu’ di quanto credessimo”, aggiunge. Se e’ confermato che le emissioni negli anni 1990 erano piu’ alte, vuol dire che non sono aumentate cosi’ rapidamente per arrivare ai livelli attuali, osserva Francey. Significherebbe che le emissioni sono aumentate negli ultimi 3 decenni entro la fascia media delle previsioni del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), anziche subire un’impennata a partire dal 2000. I cambiamenti ‘reali’ sono basati su piu’ di 20 anni di osservazioni della stazione atmosferica di Cape Grim in Tasmania, che grazie alla sua remota posizione e all’esposizione ai venti e’ tra le piu’ accurate per misurare l’inquinamento atmosferico di base.

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