22 feb – L’espansione delle telecomunicazioni ”facilita l’accesso al peccato e alla decadenza”.
Con questa motivazione e con l’accusa di ”causare nuove devianze alla societa’, che ne e’ gia’ afflitta” quattro ayatollah iraniani hanno lanciato una fatwa, l’interpretazione corretta della legge islamica, contro la compagnia di telefonia mobile Rightel, la prima a dotarsi in Iran della tecnologia 3g per permettere ai propri utenti di effettuare videochiamate e navigare su internet dai telefoni celluari.
Lo riporta Al Arabiya, dove si legge che il parlamento iranino sarebbe gia’ al lavoro per impedire la diffusione della tecnologia 3G da parte della societa’, dopo che gli abitanti della citta’ sciita di Qom hanno lanciato una petizione contro la Rightel il 10 feb scorso, giorno del 34* anniversario della repubblica Islamica. asca